Marco Carta, la Cassazione: «Arresto legittimo». Ma gli avvocati: «Non cambia nulla»

Marco Carta, la Cassazione: «Arresto legittimo». Ma gli avvocati: «Non cambia nulla»
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Giovedì 7 Novembre 2019, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 18:02

Non c'è pace per Marco Carta, la sua vicenda giudiziaria per il furto delle magliette alla Rinascente non è ancora finita. Per la Cassazione il suo arresto fu «legittimamente eseguito». Lo ha stabilito la IV sezione penale della Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura di Milano contro la mancata convalida da parte del giudice dell'arresto del cantante. Marco Carta era stato bloccato dalla Polizia Locale, mentre usciva con una donna dalla Rinascente la sera del 31 maggio, per un furto di 6 magliette per un valore di 1.200 euro. Fatto per il quale Carta è stato poi assolto il 31 ottobre nel processo con rito abbreviato. Dopo una notte ai domiciliari, il giudice non aveva convalidato l'arresto per mancanza di indizi, ma la Cassazione ha annullato senza rinvio il provvedimento.

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«La pronuncia della Cassazione non annulla, né inficia in alcun modo, l'assoluzione con formula piena emessa dal Tribunale di Milano». Lo precisa con una nota, l'avvocato Massimiliano Annetta, difensore insieme al collega Simone Ciro Giordano di Marco Carta. Oggi la Suprema Corte ha stabilito che l'arresto di Carta fu «legittimamente eseguito», a differenza di quanto stabilito dal giudice Stefano Caramellino che nel processo per direttissima non aveva convalidato l'arresto del cantante. Arresto che fu invece convalidato per Fabiana Muscas, amica 53enne di Carta. «Il provvedimento della Suprema Corte attiene soltanto alla presenza o meno dei presupposti legali per l'arresto in flagranza del 31.5.2019 e non supera né attiene in alcun modo la sentenza di assoluzione del 31.10.2018. Solo per gli strani tempi della giustizia italiana una pronuncia che doveva essere logicamente antecedente al giudizio della colpevolezza è intervenuta successivamente, ma questo certamente non le fa assumere valore superiore».

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