Ma insieme al compositore toscano tornerà sul palcoscenico anche un classico del repertorio del teatro fiorentino come Rigoletto di Giuseppe Verdi e due appuntamenti sinfonici, il primo con il maestro Nicola Piovani e il secondo con una direttore d’orchestra donna, Joana Carneiro, che chiude il mese di programmazione.
È una prima rappresentazione assoluta quella di Ciak! Bohème! riadattamento del capolavoro di Giacomo Puccini commissionato dalla Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e prodotto dal teatro che andrà in scena al Teatro Goldoni da venerdì 8 novembre alle 20 (altre recite: 9 novembre ore 16:30 e 20; 10 novembre ore 16:30).
Nello spettacolo, pensato per i ragazzi tra i 6 e i 14 anni, il malinconico giocattolaio Parpignol racconta attraverso la sua “lanterna magica” la storia, i sogni, le speranze, le chimere, di Mimì, Rodolfo, Marcello, Musetta e dei loro amici, ambientati in un freddo inverno della Parigi della fine dell’Ottocento, che per la giovane fioraia sarà fatale.
Un’opera lirica, mescolata con la prosa e con i primi tentativi di creare il “cinema”, che dei sogni, diventerà uno dei veicoli più imponenti. Uno spettacolo sull’amore e sulla gioventù, dove la musica di Giacomo Puccini guida le immagini evocate dalla lampada e le azioni degli artisti, sulla scena.
Venerdì 15 novembre alle 20 (altre recite domenica 17 ore 15:30; mercoledì 20 e sabato 23 alle 20 va in scena il trittico pucciniano Tabarro/Suor Angelica/Gianni Schicchi che vede il maestro Valerio Galli e il regista Denis Krief tornare insieme al Teatro del Maggio in occasione di questo nuovo allestimento realizzato dal teatro fiorentino in coproduzione con il Teatro del Giglio di Lucca e il Teatro Lirico di Cagliari.
Dal 16 novembre alle 20 (altre recite: 19, 22 e 26 novembre ore 20; 24 novembre ore 15:30) sul palcoscenico Rigoletto di Giuseppe Verdi nell’allestimento con la regia di Francesco Micheli estrapolata dalla Trilogia popolare presentata a Firenze per la prima volta nel settembre 2018 ed entrata da allora nel repertorio del Maggio.
Micheli, che ha siglato una drammaturgia in grado di unire i tre popolari titoli verdiani Trovatore, Rigoletto e Traviata, traccia un filo rosso che vede le tre opere unite da due elementi centrali: un enorme tricolore che apre e chiude ciascuno degli spettacoli, e la presenza del coro, quel coro che secondo Giuseppe Verdi è un personaggio unanime che lega, che passa, che trasmigra dalle tre opere che non hanno un’unitarietà in sé ma toccano profondamente l’immaginario collettivo, unendolo nelle emozioni, a volte contrastanti, delle passioni.
Il 21 novembre alle 20 torna il premio Oscar Nicola Piovani che sarà a Firenze per dirigere l’Orchestra del Maggio in una serie di brani estratti dalle colonne sonore di altrettanti capolavori della cinematografia, dalla Suite tratta da Kaos e Good morning Babylonia dai film di Vittorio e Paolo Taviani, alla Suite da Il marchese del Grillo dal film di Mario Monicelli, dalla suite da La vita è bella di Roberto Benigni fino alle Suite Fellini (musiche dai film di Federico Fellini: Intervista, La voce della Luna e Ginger & Fred).
Ultimo appuntamento del mese è quello con Joana Carneiro direttore d’orchestra portoghese che il 29 novembre alle 20 salirà sul podio del Maggio per dirigere l’Orchestra nel Prélude a l'après-midi d'un faune L 87 di Claude Debussy, nella composizione Nyx di Esa-Pekka Salonen e nella Sinfonia n. 5 in mi bemolle maggiore op. 82 di Jean Sibelius.
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