Luca Sacchi, i funerali: Anastasia non c'è, gli amici sfilano in moto. Il parroco: «La sua morte ha fatto morire anche noi»

Luca Sacchi, al via i funerali. Il parroco: «La sua morte ha fatto morire anche noi»
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 07:58

Abbracci, fiori e lacrime per l'addio a Luca Sacchi, il ragazzo ucciso a Roma nelle scorse settimane con un colpo di pistola alla testa. Grande commozione nel pomeriggio nella chiesa del Santissimo Nome di Maria all'Appio, nel quartiere dove il personal trainer era cresciuto e abitava, per i funerali che si sono celebrati alle 14. Decine le corone di fiori disposte sull'altare e sulle scalinate. La più grande, di rose bianche, con la fascia «mamma, papà e Federico» è stata adagiata sulla bara.

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Tantissimi gli amici che hanno voluto salutare Luca per l'ultima volta. Alcuni hanno sfrecciato con le moto davanti alla chiesa pochi istanti prima dell'inizio della messa per rendergli omaggio. Assente alla funzione la fidanzata, Anastasia, che era con lui quella terribile sera del 23 ottobre.

«Non ci sono parole per colmare il vuoto di una persona cara che ci lascia soprattutto per i genitori. Solo il silenzio» ha detto il sacerdote durante i funerali. «La morte di 
Luca ci ha colpito, in un certo senso ci ha fatto morire - ha sottolineato - Nel mondo in cui viviamo a volte ci sentiamo scoraggiati. Facciamo che la morte di Luca sia per tutti noi motivo di vita». Durante l'omelia ha parlato anche del perdono. «Il perdono - ha detto - è un'espressione di amore e se non si ama é difficile perdonare». E non è mancato il ricordo di chi Luca lo conosceva da sempre. «Ancora oggi non riesco a realizzare quello che è accaduto - ha detto commosso Roberto, un cugino del personal trainer ucciso -. Non è giusto che accadano cose del genere alle persone buone in un mondo ormai allo sbaraglio». « Luca era un ragazzo d'oro che tutti i genitori avrebbero voluto come figlio - ha aggiunto - Sempre sorridente. Ognuno di noi ha un destino, ma questo è troppo. Non abbandonare mai tuo padre, tua madre e Federico. Da oggi sarai il loro angelo. Non ti dimenticheremo mai».



Poi al termine della funzione un lungo applauso ha accompagnato il feretro all'uscita. La mamma di 
Luca, tra le lacrime, ha abbracciato a lungo la bara prima che andasse via diretta al cimitero. Accanto all'ingresso della chiesa una foto di Luca sorridente con un libro delle dediche che ha raccolto decine e decine di messaggi lasciati da chi gli voleva bene. 
 
 


Intanto proseguono le indagini per chiarire i contorni dell'omicidio. Da una prima analisi dei tabulati telefonici non risulterebbero contatti diretti e recenti tra Valerio Del Grosso, Paolo Pirino, i loro pusher «mediatori» e il gruppo di Luca Sacchi e Anastasia.

I pm della procura di Roma stanno analizzando il lavoro svolto dai carabinieri su cinque utenze telefoniche. Gli inquirenti affermano che però serviranno altri giorni per ulteriori verifiche, anche allargando il campo d'azione su altre utenze venute in contatto con i telefoni su cui si sta lavorando. Chi indaga non esclude che le comunicazioni possano essere avvenute tramite chat «schermate» o semplicemente a livello verbale.
 


 

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