Catherine Deneuve ricoverata a Parigi dopo un malore nella notte: «Ischemia reversibile»

Catherine Deneuve ricoverata a Parigi dopo un malore nella notte: «Ischemia reversibile»
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:21

Tanta paura, tutto il mondo del cinema e non solo quello francese, con il fiato sospeso per qualche ora, poi su Catherine Deneuve sono arrivate le parole rassicuranti dei medici: «lieve ischemia». Un piccolo «evento vascolare», un'allerta importante ma senza danni permanenti. Certo, a settantasei anni la star di «Bella di giorno» e «Les parapluies de Cherbourg» è ancora sul set a girare un film dopo l'altro, sempre in viaggio per ritirare premi, partecipare a festival e rassegne, presentare nuove pellicole.

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​Adesso Catherine Deneuve dovrà riposarsi, guarire e cambiare vita. Meno ritmi serrati, meno sigarette, meno stress e una vita più sana. Da fonti della famiglia, si era appreso in mattinata del ricovero urgente dell'attrice che fu compagna di Marcello Mastroianni dando vita per anni ad una coppia di ineguagliabile fascino.

«Un malore nella notte» diceva un comunicato della sua agente, Claire Bondel, nel quale non si danno particolari neppure sull'ospedale, come hanno voluto i familiari. La parola «condizioni gravi», rimbalzata sui media di tutto il mondo, ha fatto temere per la bionda attrice.

Nel pomeriggio, le stesse fonti diffondevano il bollettino medico: «evento vascolare ischemico», praticamente un ictus passeggero, senza danni permanenti né impedimenti motori. Solo la necessità «di prendersi un po' di tempo di riposo».

Da settimane, un progetto dopo l'altro - in Italia era stata alla Mostra di Venezia con il suo «Le Verità», che ha inaugurato la Rassegna - poi di nuovo qualche giorno fa per l'uscita vera e propria del film. Intanto, era sul set del prossimo film della regista Emmanuelle Bercot, «De son vivant», al fianco di Benoit Magimel e Cecile de France.

La musa di registi come Francois Truffaut, Roman Polanski, Luis Bunuel o Claude Lelouche, protagonista di film immortali come «L'ultimo metrò», fu definita «donna più bella del mondo» dal periodico americano Look e diede le sue fattezze sempre elegantissime alla Marianna, simbolo della Francia.

È fra le poche attrici francesi nella «Hall of fame» di Hollywood. Ha girato con molti registi italiani, da Marco Ferreri (La cagna) a Mauro Bolognini (Fatti di gente perbene), da Dino Risi (Anima persa) a Mario Monicelli (Speriamo che sia femmina).

Sulla polemica #metoo, lei - archetipo della donna libera e imprevedibile - si schierò con un centinaio di donne celebri firmando un manifesto polemico in difesa della «libertà di importunare», che destò molte polemiche.

Nella sua vita privata, il dolore della morte della sorella, attrice, Francoise Dorleac, in un incidente d'auto nel 1967. Poi gli amori, Marcello Mastroianni innanzitutto, dal quale ebbe la figlia Chiara, e il regista Roger Vadim da cui ebbe Christian.
Chiara e Christian sono, tutti e due, diventati attori.

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