Incendio nel deposito di pelletteria, si segue la pista di una ritorsione

Incendio nel deposito di pelletteria, si segue la pista di una ritorsione
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Martedì 5 Novembre 2019, 15:14
L'ombra della vendetta sull'incendio al deposito di pelletteria Max Cezanne Sas in via Armando Vona a Frosinone. Tra le piste privilegiate dagli investigatori ci sarebbe quella di una ritorsione ai danni della società di proprietà di un imprenditore campano. Per tale motivo si sta cercando di scavare nell'attività dell'uomo per cercare di capire se avesse nemici, e se qualcuno aveva interesse a danneggiare il deposito che aveva preso in affitto da poche settimane.

Del caso si stanno occupando gli agenti della Squadra Mobile diretti dal vice questore Flavio Genovesi. Agli atti delle indagini sono stati acquisiti filmati che sono stati estrapolati dalle telecamere ubicate all'interno della struttura. Le immagini, in cui si vede il punto e il momento di inizio delle fiamme, potrebbero dare una svolta all'inchiesta.

Intanto proseguono i lavori di spegnimento all'interno dello stabile che è stato dichiarato a rischio crollo. Il capannone è sotto sequestro, compresa la zona dove sono attive altre aziende che fortunatamente non sarebbero state attaccate dalle fiamme. Il capannone è frazionato ed ospita una decina di aziende.

Essendo la struttura pericolante, i vigili del fuoco non sono potuti entrare all'interno per spegnere gli ultimi focolai. L'incendio comunque da ieri è sotto controllo.

Sul fronte ambientale, l'Arpa Lazio, in una breve nota diffusa attraverso il profilo Facebook dell'Agenzia, ha fatto sapere che ieri mattina è stata «installata la strumentazione necessaria per monitorare la qualità dell'aria. I primi campioni sono stati inviati in laboratorio». Gli aggiornamenti saranno resi noti appena disponibili.
 
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