Tamburi incessanti, ad accompagnare il doppiaggio iniziale della Leo Shoes, con Bednorz e Zaytsev in crisi in ricezione. Sul 19-13 il primo set sembra marchigiano, la riscossa geminiana è con Zaytsev e Bednorz e soprattutto con il muro di Anderson su Rychlicki, il nuovo opposto dei campioni d’Italia e d’Europa, lussemburghese non così forte, a 23 anni, per essere titolare in una squadra di questo livello, tant’è che il dg Beppe Cormio si era già accordato con Zaytsev, prima del suo voltafaccia. Anderson e l’ace di Holt firmano il 23-25. Il secondo vede solo un vantaggio dei neri, che comunque impattano a quota 20. Il punto più bello della serata è su una difesa impossibile di Christenson, sul primo tempo di Simon con il tocco a muro che aveva sfiorato il soffitto. Due aces di Mazzone valgono il 21-25. Juantorena è in una di quelle giornate di scarsa energia, è murato due volte da Mazzone, che aveva saltato la qualificazione olimpica e gli Europei per infortunio e adesso è al top, in un volley in cui si gioca troppo, al punto che Holt indossa proprio una calzamaglia.
L’iraniano Ghafour è già un idolo maceratese, anche sul 12 pari, però, Modena sembra avere qualcosa di più. Finchè a muro si sveglia l’ex Anzani, Bednorz chiude lungo e proprio Ghafour dà il +3. Leal in pipe mantiene il cambio palla, con il 22-20. “Picchia picchia picchia, Simon Simon Simon”, urla la curva rossonera eppure gli emiliani impattano con Anderson. Mazzone mette la freccia, Leal annulla due matchpoint spettacolari, con una difesa disperata di Balaso. Dopo il terzo annullato, salta la ricezione di Rossini e Anderson sbaglia il diagonale, almeno così si va al quarto. Inaspettatamente quasi a senso unico, con Modena che dal 5 pari avanza in maniera decisa, anche grazie al muro di Holt. Arriva sul 15-21, con l’altro muro di Holt. La chiusura è sul 20-25, 1-3.
Spiccano i 17 punti di Daniele Mazzone, bottino da opposto, con 7 muri sui 14 gialloblù, contro i 4 marchigiani. «Peccato non essere stato agli Europei - racconta il miglior italiano dei mondiali conclusi a Torino -, ma ero infortunato. Adesso purtroppo è di nuovo fuori dopo un’operazione Matteo Piano». Milano comunque l’aspetterà.
«Si gioca troppo - conferma Micah Christenson -, anche se vivere pomeriggi così è sempre emozionante».
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