«Ha avuto la premura di capire la situazione - racconta Rosy -, la sensibilità di ragguagliarmi sui tempi. Siamo arrivati e non ha voluto neanche il pagamento del servizio, questo mi ha lasciato perplessa ma anche molto contenta perchè non siamo più abituati alla gentilezza». In una quindicina di minuti da zona San Giovanni Rosy è arrivata in ospedale. «Mi ha portato sino a dentro il pronto soccorso, è stato molto carino davvero. Queste cose fanno bene, abbiamo tutti bisogno di un pò di calore, soprattutto in certe circostanze».
Per Stefano però questa è una delle attività ordinarie di cui si parla poco. «Ho fatto quello che dovevo fare - dice Stefano -, l'ho portata al pronto soccorso Casilino rassicurandola. È chiaro che una volta lì le ho detto di andare, senza pensare alla tariffa. Sono cose che quasi tutti i colleghi fanno, è la normalità. Quando si va verso gli ospedali un minimo di coscienza umana c'è dappertutto. Sono contento che la signora ora stia bene e che presto arriverà l'erede». Oggi Rosy ha ritrovato, attraverso Agenzia Nova, il tassista gentiluomo e ha voluto ringraziarlo pubblicamente. «Grazie molte per la disponibilità - dice Rosy -. Come diceva Dostoevskyij 'la bellezza salverà il mondò, ma anche la gentilezza in questo momento storico». «Sono servizi che capita spesso di fare e siamo contenti quando le cose vanno bene», conclude Stefano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA