Tempo di semifinali stellari a Yokohama e si parte con Inghilterra-All Blacks

Tempo di semifinali stellari a Yokohama e si parte con Inghilterra-All Blacks
di Christian Marchetti
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 23:59
Finalmente si gioca. Sì perché, in tutta franchezza, siamo tutti un po' stufi di "pretattica" (e siamo gentili) a base di polemiche da promuovere al rango di scontri diplomatici. Domani, sabato 26 ottobre, e domenica si disputano le semifinali del Mondiale più chiacchierato di sempre sui social e vogliamo soltanto spettacolo. Per stabilire le due finaliste di Giappone 2019 sarà la consueta, appassionante guerra dei mondi: Inghilterra-Nuova Zelanda (domani alle 10 italiane) e Galles-Sudafrica (domenica alla stessa ora), entrambe in diretta su Rai 2. E mentre Yokohama si veste a festa, è soprattutto sul fronte Inghilterra-All Blacks che c'è da sbizzarrirsi con l'extra-rugby. Tra la paranoia del ct degli inglesi Eddie Jones ("Ci spiano!") e le frecciate dell'omologo Steve Hansen ("Potremmo affrontare le squadre del Sei Nazioni più spesso se queste non pensassero soltanto a loro stesse e accettassero una competizione globale", alludendo al "mostro" a cui si pensava qualche tempo fa del maxi-torneo tra i team dei due Emisferi). Nel frattempo, i tifosi inglesi promettono di cantare "Swing low, sweet chariot" a un volume talmente alto da rovinare la Haka degli All Blacks. Ai quarti gli irlandesi hanno cantato la loro "Fields of Athenry" e ne hanno comunque buscati 46. Già, non è bastato.

International Stadium, Yokohama
Sabato 26/10/2019, ore 10 (diretta tv Rai 2)
Inghilterra: Daly; Watson, M. Tuilagi, Farrell (c), May; Ford, Youngs; B. Vunipola, Underhill, Curry; Lawes, Itoje; Sinckler, George, M. Vunipola. All.: E. Jones.
A disposizione: Cowan-Dickie, Marler, Cole, Kruis, Wilson, Heinz, Slade, Joseph.
Nuova Zelanda: B. Barrett; Reece, Goodhue, Lienert-Brown, Bridge; Mo’unga, Smith; Read (c), Savea, S. Barrett; Whitelock, Retallick; Laulala, Taylor, Moody. All.: Hansen.
A disposizione: Coles, Tu’ungafasi, Ta’avao, Tuipulotu, Cane, Perenara, S.B. Williams, J. Barrett.
Arbitro: Owens (Galles).

L'anno chiave è il 2007. Per il XV della Rosa significa l'ultima semifinale disputata a un Mondiale, partita poi vinta contro i padroni di casa della Francia per 14-9. Per gli All Blacks è l'anno dell'ultima sconfitta nella competizione, ko dalla Francia 20-18. Dodici anni d'imbattibilità e due trionfi iridati dopo, i neozelandesi hanno intenzione di fare maledettamente sul serio. Soprattutto sulle fonti di gioco, sfoggiando una terza linea atipica in cui spicca Scott Barrett. Dall'altra parte, Eddie Jones sfoggia il "doppio playmaker" Ford-Farrell. I precedenti dicono sei vittorie dei Tuttineri nelle ultime sette partite. Partita tutta da gustare e, sì, se i giocatori inglesi metteranno la giusta pressione sin dalla Haka (giusta=feroce, contro gli All Blacks non si sa mai), potrebbe diventare memorabile.  

International Stadium, Yokohama
Domenica 27/10/2019, ore 10 (diretta tv Rai 2)
Galles: Halfpenny; North, J. Davies, Parkes, Adams; Biggar, G. Davies; Moriarty, Tipuric, Wainwright; A.W. Jones (c), Ball; Francis, Owens, W. Jones. Allenatore: Gatland.
A disposizione: Dee, Carre, Lewis, Beard, Shingler, T. Williams, Patchell, Watkin.
Sudafrica: Le Roux; Nkosi, Am, De Allende, Mapimpi; Pollard, De Klerk; Vermeulen, Du Toit, Kolisi; De Jager, Etzebeth; Malherbe, Mbonambi, Mtawarira. Allenatore: Erasmus.
A disposizione: Marx, Kitshoff, Koch, Snyman, Mostert, Louw, Jantjies, F. Steyn.
Arbitro: Garcès (Francia).

Nel 2015 vinse il Sudafrica, ed erano quarti di finale nonché l'unico successo Springbok negli ultimi quattro anni (da allora quattro gli scontri diretti). L'ultima semifinale gallese risale alla partitaccia del 2011 contro la Francia compromessa dal rosso a Warburton. La brutta notizia in casa Springboks è l'infortunio di Kolbe, che assieme a Mapimpi avrebbe garantito un attacco stellare. Nkosi, il suo sostituto, garantisce comunque velocità. Così come De Klerk e Pollard offrono una mediana delle meraviglie. Per i Dragoni, Mondiale finito per Liam Williams e allora spazio alla vecchia conoscenza Halfpenny. Altro ritorno importante quello di Jonathan Davies tra i centri. Partita senz'altro meno chiacchierata dell'altra, ma certo non meno spettacolare.
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