E un gruppo di genitori ha deciso di organizzarsi con le pulizia fai da te, all’interno della scuola “Casa dei bimbi”, alla Garbatella (Municipio VIII). Spiegano dal Comitato dei genitori: «La Multiservizi da giorni sta inviando nella nostra scuola pochissimi operatori, non sufficienti a coprire turni e mansioni. Questo è dovuto a un cambio/riduzione dei turni concordato tra società e amministrazione pubblica. I servizi minimi essenziali non sono garantiti. Abbiamo ripristinato le condizioni igieniche che devono avere i bagni di una scuola, se necessario lo rifaremo e autogestiremo la nostra scuola».
Roma Multiservizi è una società a maggioranza pubblica e controllata da Roma Capitale, visto che è al 51 per cento dell’Ama (l’altro 49 è di Rekeep). In regime di proroga sta gestendo il servizio di pulizia, custodia e trasporti nelle scuole comunali, ma il contratto scade il 31 dicembre. L’affidamento a un nuovo soggetto è stato rallentato dal ricorso al Consiglio di Stato della Multiservizi che ha ottenuto la sospensiva fino a febbraio. In questa situazione di incertezza e di scontro con Roma Capitale (malgrado sia una sua controllata) i vertici hanno annunciato ai sindacati che stanno partendo le lettere di licenziamento.
La sindaca Virginia Raggi si è infuriata, ha minacciato di denunciare tutti per procurato allarme e si appresta a rimuovere il consiglio di amministrazione, operazione però che deve gestire Ama quale socio di maggioranza. I lavoratori dell’azienda, che hanno già avuto un taglio allo stipendio, sono preoccupati e disorientati; i sindacati ieri hanno convocato una conferenza stampa sotto la sede della Multiservizi, in via Tiburtina. Contemporaneamente, a partire dalle 10 del mattino si è svolta una riunione fiume del consiglio di amministrazione di Roma Multiservizi, finita solo nel tardo pomeriggio.
Hanno detto nell’incontro con i giornalisti i leader di Cgil, Cisl e Uil (che hanno confermato il ricorso al Tar contro la liquidazione di Roma Metropolitane): abbiamo totale sfiducia nel Cda, la riduzione dello stipendio è stata un’umiliazione ai lavoratori, siamo di fronte all’ennesimo fallimento della giunta Raggi, avevamo avvertito che la strada della gara a doppio oggetto sarebbe stata impraticabile, tra ricorsi e contenziosi.
In attesa del vertice di lunedì, l’ennesimo scontro tra la giunta Raggi e le partecipate da lei stessa controllate avrà due effetti immediate: scuole e famiglie in difficoltà; dipendenti in ansia per le lettere di licenziamento annunciate.
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