La Procura di Bologna ha fatto partire stamattina l'operazione "Plastic Bubbles", con perquisizioni a tappeto fra Emilia Romagna, Lombardia e Lazio, che hanno portato al sequestro di beni per 150 milioni di euro e provvedimenti cautelari per tre manager della società, uno arrestato e due sottoposti a misure interdittive. L'accusa è falso in bilancio e manipolazione del mercato.
Il fascicolo era stato aperto mesi fa, prima dell'estate, in seguito alla guerra aperta dal Fondo Quintessential, che aveva accusato Bio On di frode, battezzandola la "Parmalat di Bologna" e accusandola di aver messo in piedi una "grande bolla" per frodare gli azionisti a causa di una tecnologia di produzione assolutamente "improbabile" e crediti e fatturato "simulati".
Ne era seguita una guerra a distanza, fatta di botta e risposta continui fra l'azienda che produce bioplastiche ed il fondo. Il titolo aveva già perso circa l'80% del suo valore a causa di questa disputa, ma la Procura è andata avanti con le sue indagini, sfociate nel blitz odierno.
Frattanto, proprio il Fondo Quintessential trionfa sui social: "Bio-OFF" scrive su Twitter il fondo americano con grande soddisfazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA