ABUSO D’UFFICIO
Ora l’intervento diretto di Giancarlo Giorgetti nella vicenda, insieme a quello di un forzista di spicco, è al vaglio della procura di Busto, nell’ambito del fascicolo per abuso d’ufficio aperto in merito all’intervento di surroga di un consigliere comunale da parte del difensore civico regionale Lio. Fratus, Cozzi e la Lazzarini, come emerge nella tranche di indagini coordinate dal pm Nadia Calcaterra, sono andati a Roma per chiedere aiuto, ottenendolo: nonostante le dimissioni in blocco il Comune resterà in piedi, dopo l’intervento dell’azzurro Lio che nomina un commissario ad acta per le surroghe dei consiglieri. I tre, stando all’inchiesta, sarebbero ripartiti dalla Capitale già con in tasca il nome del commissario e il ruolo decisivo giocato da due politici «di alto livello» risulterebbero da alcune conversazioni whatsapp. Sulla surroga del consigliere che consentì alla giunta Fratus di continuare a lavorare, il Tar si pronuncerà in via definitiva a inizio nuovo anno.
NUOVE INTERCETTAZIONI
Intanto le indagini per turbativa d’asta della pm Calcaterra avrebbero smascherato un quarto concorso per un incarico comunale manipolato dal sindaco, dal suo vice e dall’assessora.
Il magistrato ha chiesto la trascrizione di 129 telefonate intercettate dall’inizio dell’inchiesta e la nuova contestazione potrebbe essere sollevata nella prossima udienza fissata per lunedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA