Sindacati sul piede di guerra. "Il futuro di Napoli non esiste senza industria. La vicenda Whirlpool è emblematica di un processo di deindustrializzazione che va avanti da anni e che ha visto le istituzioni inerti o impotenti. Questo processo va fermato. Non esistono - precisano i sindacati spiegando le motivazioni alla base dello sciopero - ragioni industriali per giustificare il disimpegno Whirlpool da Napoli. Ogni eventuale progetto deve vedere la Whirlpool coinvolta. Il Governo non può consentire che gli impegni assunti dalle multinazionali siano carta straccia".
Whirlpool "deve restare a Napoli. Governo, Regione, Città Metropolitana e Comune mettano in campo tutto ciò che è in loro potere per garantire il rispetto degli impegni", concludono i sindacati avanzando una richiesta che, nei fatti, assume i contorni di una conditio sine qua non.
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