Lazio, tutto intorno a Ciro: Immobile pronto per Glasgow, è lui l'uomo dei record

Lazio, tutto intorno a Ciro: Immobile pronto per Glasgow, è lui l'uomo dei record
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 21 Ottobre 2019, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 08:00
Nove gol in otto partite. Cinque dei quali in trasferta. Praticamennte più della metà delle reti totali segnate dalla Lazio le ha griffate Immobile. Senza i suoi centri a che punto della classifica sarebbero i biancocelesti? E’ presto detto perché Ciro ha portato almeno 5 punti, senza i quali Inzaghi si ritroverebbe sopra al Brescia al quindicesimo posto. Doppietta alla prima contro la Samp e tre punti in tasca, poi la sua grinta ha permesso ai biancocelesti di conquistare altri due pari, con Bologna e Atalanta. Terza doppietta stagionale, la ventesima da quando veste la maglia della Lazio. L’unico gol ininfluente è stato quello segnato alla Spal. Immobile e la Lazio sono un binomio sempre più indissolubile. Distrugge record e scala classifiche. Vede il traguardo dei cento gol e soprattutto il podio degli attaccanti all time della Lazio. Sopra di lui ci sono Rocchi (105) e Giordano (108). Media realizzativa pazzesca: una rete ogni 67 minuti. La migliore di tutti i tempi della storia biancoceleste. Al momento guarda anche tutti gli altri attaccanti della serie A dall’alto, primo posto nella classifica marcatori. Berardi lo insegue con tre lunghezze di distanza.
SCARPA D’ORO
E pensare che solo qualche settimana fa qualcuno lo aveva messo in discussione per quella sua sfuriata per il cambio contro il Parma. Ciro è un generoso, non molla mai. Difficile trovare un attaccante che corra e si sacrifichi più di lui. Si è messo in testa di conquistare la scarpa d’oro e soprattutto far ricredere Mancini in chiave Euro 2020. Per farlo però deve battere il suo fantasma. Eh già perché Immobile nella stagione 2017/18 era riuscito a fare ancora meglio: 11 centri in 8 giornate. A fine anno i suoi gol furono 41. E’ testardo, è uno abituato a lottare e non conosce la parola resa. Appianati i dissidi con Inzaghi, Ciro è sbocciato di nuovo. Dopo la sfida con il Parma, infatti, ha messo a segno 5 reti. Sta bene e per questo non vorrebbe mai uscire dal campo. Non è un caso che i biancocelesti senza di lui fatichino e non poco lì davanti. E pace se qualche volta si divora dei gol incredibili. E’ successo anche sabato, poco prima di scatenarsi. Era successo al derby in almeno un paio di occasioni. Conosce bene il modo per farsi perdonare e lo ha fatto.
CASA DOLCE CASA
Ciro fortissimamente Ciro. La Lazio come seconda pelle e Roma come scelta di vita. Le voci che lo volevano lontano dalla Capitale sono ormai lontane. C’erano Milan e Napoli a corteggiarlo ma la Lazio l’ha fatto innamorare. Contratto firmato fino al 2023. In estate si potrebbe già parlare di un nuovo prolungamento. Lazio come ultima stazione. Ecco perché Ciro sta comprando una villa in zona Roma nord. La famiglia centro della sua vita. Jessica è la sua prima tifosa e lo segue ovunque. Dopo ogni gara si rifugia con i suoi tre figli: Michela, Giorgia e l’ultimo arrivato Mattia. Alla discoteca preferisce il divano e soprattutto la playstation. Su Instagram sono clikkatissime le storie della sua Jessica che raccontano la quotidianità della famiglia Immobile. Una sorta di casa Vianello in salsa moderna. «Se io e Ciro vogliamo stare da soli lo facciamo a pranzo, quando le bambine sono a scuola. Anche le vacanze le facciamo sempre tutti insieme. Soli soletti stiamo al massimo 3-4. Ciro esce da solo giusto per la cena di squadra, che è obbligatoria» dichiarò qualche tempo fa Jessica non ha dubbi: «Ciro è un leone, per la grinta, la forza e il grande senso della famiglia che lo porta a proteggere la compagna e i cuccioli. Io però sono la sua leonessa».
TALISMANO
E proprio il carattere di Immobile, sabato ha permesso la quarta rimonta stagionale. Dimenticate i crolli psichici e fisici di Cluj e Ferrara. Lotito li invocava, riecco il carattere e la voglia. Derby, Bologna (due volte), Atalanta, per quattro volte in questa stagione la Lazio trova la rimonta. Anzi, cinque considerato pure il Rennes (2-1) in Europa. In sei occasioni la squadra biancoceleste è andata sinora in svantaggio per prima, solo con l’Inter alla fine non ha ritrovato il pari o la vittoria. La percentuale (75%), dopo la Juve (100%), è così la seconda più alta della Serie A. E cancella improvvisamente l’antica maledizione della ripresa. Ciro è il talismano
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