Un gesuita insinua che il neo santo cardinale Newman appena canonizzato fosse gay e scoppia la polemica

Un gesuita insinua che il neo santo cardinale Newman appena canonizzato fosse gay e scoppia la polemica
di Franca Giansoldati
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Giovedì 17 Ottobre 2019, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 20:37

Città del Vaticano - Sta sollevando un putiferio sui social l'affermazione di uno dei più autorevoli gesuiti americani, molto attivo sul fronte dei diritti Lbgt, padre James Martin che ha sostanzialmente accreditato che il neo santo britannico, il cardinale John Henry Newman fosse un omosessuale. 

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Una voce - quella di essere stato un gay - che ha sempre accompagnato la memoria di Newman, anche perchè ha voluto essere sepolto assieme al suo più caro amico. Per padre Martin è un segno: «Ciò non implica che l'uomo che è diventato santo abbia mai infranto la sua promessa di celibato. E potremmo non saperlo mai per certo. Ma il suo rapporto con Ambrose St. John è degno di attenzione. Non è un insulto suggerire che Newman potrebbe essere stato gay». Inutile dire che questa frase ha causato una valanga di reazioni negative anche perchè riguardano una delle figure intellettuali più autorevoli del cattolicesimo inglese. 

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Ancora ieri l'Osservatore Romano ne ricordava lo spessore.  A 44 anni nell’ottobre del 1845, si è convertito dall’anglicanesimo al cattolicesimo, entrando a far parte della Chiesa di Roma, accolto da padre Domenico Barberi, un passionista viterbese impegnato nell’attività pastorale in Inghilterra, che poi verrà beatificato da Papa Paolo VI nel 1963.

Fin da ragazzo Newman manifestò un forte sentimento religioso. E' stato considerato da molti un precursore del concilio Vaticano II.

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