Applausi per la filosofia secondo Giovanni Franci

In scena gli attori Fabio Vasco, Riccardo Pieretti, Paolo Graziosi, Alberto Melone e Gianmarco Bellumori, raccolgono gli applausi dell'OFF/OFF Theatre al termine di "Dialoghi/Platone", di Giovanni Franci. Foto Giovanna Onofri
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Mercoledì 16 Ottobre 2019, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 19:00

Il giovane drammaturgo e regista Giovanni Franci compie un viaggio nella filosofia e nella libertà di pensiero con il suo Dialoghi/Platone, che tanto ha entusiasmato la sala stracolma di Via Giulia, con il pubblico giunto per la riapertura del teatro diretto da Silvano Spada, pronto ad affrontare un'altra stagione nel segno della cultura. Si è aperta così la terza stagione dell'OFF/OFF Theatre, con un manifesto dedicato a Platone, alla filosofia ed alla libertà degli uomini. Un testo che rimarrà in scena fino al 20 ottobre 2019 e che accende un faro sulla necessità di rivoluzione umana, per crescere ed evolversi in uomini capaci di comprendere e mai di giudicare. La nuova opera assemblata dal regista è liberamente tratta dai Dialoghi Platonici, studiati e sviscerati per mesi e di cui Franci ha assimilato le più intime concezioni filosofiche, facendole sue in un elegante equilibrio scenico tra filosofia e teatro.
 

 
 
Ipnotiche le musiche dei Lali Puna, autori di un avanguardistico genere che accompagna il pubblico verso la scena, dove gli attori sono già pronti a ricevere l'arrivo del maestro, accompagnato dal cameo di Franci che, per la prima ed ultima volta, mette piede in una delle sue opere. E' così che va in scena un momento moderno che guarda al passato, in cui il grande saggio Paolo Graziosi, perfetto nei panni di Socrate, dialoga con i suoi discepoli, gli attori under35 Alcibiade (Riccardo Pieretti), Eutifrone (Gianmarco Bellumori), Critone (Fabio Vasco) e Fedone (Alberto Melone), con cui affronta i reali fatti della vita e soprattutto la sua condanna a morte. Uno spettacolo-omaggio al padre della filosofia occidentale, primo grande martire della società civile, perseguitato per la causa della libertà di pensiero e amato dai suoi discepoli a cui si donava corpo e anima. « Credo sia il mio spettacolo più importante, ci ho davvero messo anima e corpo e non solo in senso figurato, per questo per la prima ed ultima volta, ho deciso di apparire in scena », afferma Franci che all'inizio della pièce accompagna con gratitudine il saggio Graziosi a centro del palco e continua dicendo « E' uno spettacolo che distrugge ogni tabù ed ogni falsa certezza servendosi di una sola arma: l'ironia ». Ne è convinto anche il direttore artistico Silvano Spada, che afferma « Nell'epoca in cui si dimentica con grande facilità e si fa sempre più profondo il bisogno di maestri e di guide per generazioni perse, questo testo è un sano indottrinamento ».

Applaudito in prima fila dall'attrice e moglie Elisabetta Arosio che sposerà per la seconda volta dopo le repliche di Via Giulia, Graziosi e gli altri attori, regalano al pubblico una serata gentile, dai toni e dai volti eleganti, uno dei valori di cui Silvano Spada si è fatto portavoce con la sua terza programmazione scelta nel segno dei temi più necessari. In tanti giungono all'OFF/OFF per la prima dello spettacolo di apertura. Tra i primi arriva Leo Gullotta, approfittando di una breve pausa dal suo tour teatrale, insieme al regista Fabio Grossi, gli attori Sasà Striano, Isabel Russinova, Elio Pecora, Valerio Di Benedetto, reduce dalle riprese di "Nero a Metà" e "Romolo + Giuly",  e poi ancora gli impeccabili Raffaele Curi, Anna Fendi, Stella Armani, Rosanna Cancellieri, Alda D'Eusanio, Marilù Prati, Fiamma Satta, Laura Lattuada e Giovanni Anversa insieme all’artista Maurizio Prenna. Non mancano neanche i due istrioni Riccardo Castagnari Gianni De Feo, protagonisti della seconda e attesa pièce in scena dal 22 ottobre, dal titolo "Che fine hanno fatto Bette Davis e Joan Crawford". Alla fine della rappresentazione l'aria di festa non si è fermata, proseguendo nel bistrot interno al teatro, completamente rinnovato.
 
 
 

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