Thermae Romae, un sushi per il gladiatore

Thermae Romae, un sushi per il gladiatore
di Gloria Satta
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Martedì 1 Luglio 2014, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 3 Luglio, 13:20
Gladiatori dagli occhi a mandorla. Antichi romani catapultati nel Giappone contemporaneo. La secolare cultura dei bagni ”rinfrescata” dalla tecnologia moderna. Un manga di successo riveduto e corretto a Cinecitt con l'aiuto di sofisticati effetti digitali... Mentre tornano di moda in versione kolossal i film ambientati nell'antica Roma (da Hercules a Exodus di Ridley Scott, dalla serie 300 al Ponzio Pilato annunciatio da Brad Pitt) arriva il primo peplum fantasy nippo-latino. Il 26 giugno uscirà con Tucker, la distribuzione che importa da noi il miglior cinema dell'Estremo Oriente, il film che ha sbancato i botteghini giapponesi: Thermae Romae, ispirato a un popolarissimo fumetto di Mari Yamazaki, diretto da Takeuchi Hideki, interpretato dal superdivo nipponico Abe Hiroshi. Presentato al Far East Film Festival di Udine, il film è stato girato a Cinecittà e nei dintorni di Roma.



Si tratta di una commedia che, tra gag e frasi in latino, colpi di scena e arie d'opera, ha per protagonista un personaggio interpretato dall'atletico e sempre svestito Hiroshi: si chiama Lucius Modestus e fa l'architetto dell'antica Roma specializzato nella costruzione di terme. Grazie a un ”tunnel del tempo”, si ritrova scaraventato nel Giappone di oggi, in un bagno pubblico maschile.



LE SCOPERTE

Scorpirà le ceste di vimini per i panni sporchi, la carta igienica, i modernissimi water e tante altre ”meraviglie”. E quando tornerà nella sua epoca, trasferirà nel suo lavoro le innovazioni scoperte nel Giappone contemporaneo. «Quando ho saputo che avrei interpretato un antico romano», racconta Abe Hiroshi, classe 1964 e tanti successi alle spalle, «mi sono iscritto a una palestra, ho fatto sfogliare il manga al mio trainer e gli ho spiegato che aveva un mese di tempo per darmi un corpo proprio come quello». E' stato accontentato. «Quello che mi è piaciuto del film», continua l'attore, «è il fatto che mette a confronto la cultura delle terme dell'Antica Roma con la tradizione giapponese del bagno collettivo. Stare sempre in ammollo in qualche vasca è stata un'esperienza tenera e nello stesso tempo comica, amplificata dalla monolitica serietà che contraddistingue Lucius».



IL SEQUEL

Conferma il regista Tacheuchi Hideki, appassionato di Verdi e Puccini, che il film è piaciuto al pubblico giapponese proprio perché «combina l'antica cultura delle terme con la tradizione più moderna». Aggiunge la fumettista Mari Yamazaki, la creatrice di Lucius Modestus: «Sono sbalordita da quanto il film sia riuscito a mantenere l'anima narrativa ed espressiva del mio manga». Thermae Romae ha polverizzato ogni record d'incasso e generato due serie tv. E il sequel Thermae Romae 2, uscito in Giappone due mesi fa: un altro blockbuster.Con buona pace dello Spartacus di Kirk Douglas e del più moderno Russel Crowe, i gladiatori oggi hanno gli occhi a mandorla. Non a caso sul set comparse e maestranze romane ripetevano all'indirizzo di Abe Horoshi: «Ahò, sembri proprio vero!».