Angela, salvata dal canile-lager tra maltrattamenti e indifferenza

Angela, salvata dal canile-lager tra maltrattamenti e indifferenza
di Marco Pasqua
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Martedì 15 Ottobre 2019, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 14:23

Se gli occhi di Angela potessero parlare, racconterebbero dei cani, come lei, morti tra le sbarre, nel tentativo di scappare via. Ma racconterebbero anche delle botte prese, spiegherebbero perché ha perso un occhio e larga parte dei denti. Angela, adesso, è a Roma, dopo un lungo viaggio della speranza dalla Romania, da quel canile lager di Nonesti, a Bacau, da dove è stata salvata, grazie all’impegno di alcuni volontari. Il suo nome è un omaggio ad Angelo di Sangineto, il cane randagio morto di sevizie. Le foto choc del canile-lager, gestito da un privato, circolano da tempo su Facebook, alcuni animalisti hanno anche cercato un incontro con le autorità rumene per sensibilizzarle sul tema. Tra le tante foto, Emanuela è rimasta colpita di suoi occhioni tristi, e ha deciso di adottarla e portarla al sicuro. Ora si trova in un canile sulla Braccianense, in un luogo che, si spera, non sia la sua destinazione finale. Il gestore di questa struttura, intanto, saputa la sua storia, ha deciso di non far pagare agli Animalisti italiani le spese di permanenza. Se i suoi occhi potessero parlare, direbbero una sola cosa: dopo tante sofferenze, cerca solo l’amore di una famiglia che si prenda cura di lei. Per informazioni e adozioni si può scrivere a emanuela.bignami@animalisti.it.
 

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