Interpol, appello di Taiwan per partecipare all'assemblea di Santiago del Cile

Interpol, appello di Taiwan per partecipare all'assemblea di Santiago del Cile
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 17:54 - Ultimo aggiornamento: 17:55
Il governo di Taiwan chiede alla comunità internazionale di essere ammessa come osservatore all'assemblea generale annuale dell'Interpol, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale, che si apre il 15 ottobre a Santiago del Cile.

«Il mantenimento della sicurezza globale e della giustizia sociale deve avere la precedenza sulle differenze regionali, etniche e politiche. Chiedo pertanto il vostro sostegno alla partecipazione di Taiwan», è l'appello ai paesi che aderiscono all'Interpol di Huang Ming-chao, Commissario di Criminal Investigation Bureau del ministero dell'Interno di Taiwan.

In una nota diffusa dal governo dell'isola, che la Cina considera parte del suo territorio e che per questo viene tenuta fuori dagli organismi internazionali, Taiwan afferma di essere un «hub geopolitico chiave nell'est e nel sud-est asiatico». Ma «a causa di fattori politici», prosegue il documento, «Taiwan non può prendere parte alle riunioni tenute dall'Interpol e non ha accesso alle informazioni critiche condivise istantaneamente tramite il sistema globale di comunicazioni di polizia e il database dei documenti di viaggio rubati e persi. Taiwan non è inoltre in grado di partecipare a eventi e corsi di formazione correlati. Ciò potrebbe creare un grave divario negli sforzi globali per combattere la criminalità legata alla droga, garantire la sicurezza pubblica e combattere il terrorismo».

Il governo di Taipei sottolinea poi che «nonostante debbano lavorare in queste difficili condizioni, le autorità di polizia di Taiwan non hanno risparmiato sforzi per combattere la criminalità internazionale, scoprendo con successo numerosi casi di attività criminale internazionale». Ma «solo partecipando all'Interpol - prosegue la nota - Taiwan sarà in grado di superare le interferenze politiche e acquisire informazioni criminali tempestive e complete, salvaguardare la sicurezza delle frontiere, applicare la legge e l'ordine e impegnarsi in una più stretta cooperazione con le agenzie di polizia di tutto il mondo per combattere la criminalità transnazionale».

«L'attività criminale come il traffico di stupefacenti coinvolge spesso più paesi e regioni, creando notevoli ostacoli per le autorità investigative. Con i metodi criminali in costante evoluzione, è di estrema importanza che i paesi siano in grado di imparare dalle esperienze degli altri. Inoltre, le frodi per via telematica e online hanno oltrepassato i confini nazionali e sono diventate una forma altamente organizzata di criminalità internazionale con una complessa divisione delle operazioni. I gruppi criminali hanno istituito piattaforme di telecomunicazione illegali in diversi paesi, utilizzando Internet e altre tecnologie di comunicazione e approcci multistrato per realizzare frodi, rendendo difficile per le autorità indagare e sopprimere tali attività. Per superare queste sfide - conclude la nota di Taiwan - è necessario avviare una cooperazione internazionale per identificare le fonti di attività criminale, bloccare i canali di riciclaggio di denaro e sequestrare i guadagni illeciti, con l'obiettivo finale di sterminare a fondo le organizzazioni internazionali di traffico di droga e frode».

 
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