Il tribunale dei minori toglie il figlio a Laura Massaro, le associazioni: «Ci opporremo»

Laura Massaro perde il suo bambino, le associazioni: «Ci opporremo alla decisione del tribunale»
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 15:56

Laura Massaro per il momento ha perso la battaglia e dovrà rinunciare al suo bambino. Il tribunale dei minorenni di Roma, con una sentenza dell'11 ottobre, ha dato ragione al padre del bambino. I centri antiviolenza e le associazione di donne si ribellano: «Ci opporremo con tutte noi stesse a questa decisione che riteniamo impossibile da applicare». 
Il bambino non vede il papà da sei anni e ha paura. Laura e il marito si sono separati a ottobre 2012 per via degli abusi e della violenza da lei subiti.  «Consideriamo questo decreto l’espressione massima di violenza istituzionale perché fortemente e sicuramente lesivo della salute psico-fisica di Laura e soprattutto di suo figlio», c'è scritto sulla pagina Facebook di Se non ora quando. Pur senza citarla esplicitamente, secondo le associazioni, nella decisione del tribunale ha contato la Pas, «la sindrome di alienazione parentale la cui esistenza è stata smentita da gran parte della comunità scientifica e riconosciuta senza fondamento dalla Cassazione , ma a cui il ddl Pillon ha ridato dignità», dicono le associazioni
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«Venerdì scorso Laura Massaro si è appellata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e ha pubblicato su Facebook il decreto del Tribunale dei Minori di Roma che dispone l’immediato allontanamento di suo figlio e il collocamento presso il padre», scrive D.i.Re, Donne in rete contro la violenza, precisando che «nella sentenza non parlano di Pas, gli hanno cambiato il nome, gli hanno dato altre forme.
«Abbiamo pensato sino all’ultimo che il Tribunale trovasse una soluzione che tenesse presenti la violenza subita da Laura e l’esposizione del bambino alla violenza assistita. Così non è stato. Ci appelliamo alla presidente del Tribunale dei minorenni affinché intervenga per non far vivere al bambino questa decisione che sarebbe per il piccolo, affetto anche da una patologia grave, una violenza e quindi un trauma per decisione del Tribunale che presiede».
Lo scorso luglio Laura Massaro ha protestato davanti Montecitorio. 

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