Sardegna, l'Ogliastra dice stop a Google Maps: «Troppi turisti dispersi nei sentieri»

troppi turisti dispersi tra i sentieri dell'entroterra. Stop a Google Maps
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 00:23

L'entroterra sardo è uno dei più belli d'Italia. In molti, fra escursionisti più o meno esperti, si avventurano tra le alture del Supramonte, lungo la costa dell'Ogliastra, per poter godere dei panorami mozzafiato che la Sardegna può regalare. Tuttavia, battere questi sentieri, può spesso trasformarsi in una scarpinata tutto tranne che piacevole. Il colpevole? Google Maps. Ma il Comune di Baunei ha una soluzione.

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Affidarsi al navigatore satellitare è un modo, solitamente, utile per non perdersi. Pensando di poter evitare così le sfide di un terreno impervio, molti turisti si affidano a Google Maps. Tuttavia il sistema, pensato per pedoni e automobilisti, confonde i sentieri con le strade normali e così, in decine, rimangono bloccati, dispersi in aperta campagna o fra sentieri del tutto impraticabili. 

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Puntualmente, ci si affida ai soccorsi per essere recuperati, cosa che comporta elevati costi per la comunità sarda. Oltre che per gli stessi turisti, costretti a mettere mano al portafogli per aggiustare i veicoli ammaccati. Basti pensare che solo lo scorso anno tra chi era a piedi e chi in macchina, gli interventi richiesti sono stati 144. Ecco perchè Salvatore Corrias, sindaco di Baunei, dove recentemente due turisti sono rimasti bloccati con la loro Porsche, ha deciso di mettere al bando il navigatore



 


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«Non seguire le indicazioni di Google Maps» è la scritta che campeggia sul cartello che adesso si trova all'imbocco dei sentieri. «Li stiamo posizionando ovunque» - spiega all'ANSA il sindaco Corrias - «ma intendiamo anche intensificare la giusta informazione sulla pagina Facebook del Comune e tramite la stampa. Troppe berline e utilitarie rimangono incastrate in sentieri impercorribili, a volte, anche dai fuoristrada. Tutto questo perché si seguono i suggerimenti di Google Maps, che sulle nostre strade spesso risultano fuorvianti».



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I primi cartelli sono già stati posizionati all'entrata dei percorsi più battuti, come quelli di Cala Luna e di Cala Goritzè, mentre altri sono in fase di diffusione. E dire che Currias aveva già addirittura provato a chiedere direttamente alla fonte di risolvere il problema. «Abbiamo contattato Google» - racconta - «affinché intervenga correggendo le indicazioni che danno il via libera ad entrare su strade improbabili. Ci hanno risposto che avrebbero verificato, ma ancora non abbiamo visto
nulla di concreto. Andiamo avanti quindi con i cartelli». Chi fa da sè..

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Oppure, il sindaco ha un consiglio per gli escursionisti: usare le «affidabili cartine stradali, o meglio ancora rivolgersi alle guide esperte dei nostri paesi: nessuna di loro metterà mai in
pericolo i tanti escursionisti che premiano l'Ogliastra».


 

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