Dalla Roma alla Nazionale, il senso di Zaniolo per il ruolo: solo Ranieri non lo ha capito

FOTO MANCINI
di Stefano Carina
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 09:30
Come spesso accade, i problemi tra Zaniolo e Ranieri - inizialmente negati - sono emersi quando uno dei due già non c’era più. La conferma è arrivata puntuale a campionato concluso, grazie ad un’intervista rilasciata dalla mamma del calciatore a Rete Sport: «Un ragazzo come Nicolò ha bisogno anche di un allenatore psicologo. Di Francesco lo è stato. Con il nuovo tecnico questo è venuto meno. E poi gli ha cambiato ruolo...». Posizione in campo, atteggiamenti durante gli allenamenti e in partita che poco piacevano a Ranieri, la querelle contrattuale poi conclusasi soltanto a Ferragosto più qualche esclusione (come nell’ultima gara di campionato, non facendogli disputare nemmeno un minuto), a confermare un rapporto che non è mai decollato. IDEE DIVERSE Singolare - a margine della panchina iniziale con il Napoli il 31 marzo - lo sfogo del tecnico a fine partita: «Zaniolo? Mi ha chiesto di non giocare perché è stato poco bene di stomaco». Per la cronaca, il ragazzo poi entrò (sull’1-3) nella ripresa, giocando - recupero incluso - oltre mezz’ora. Sir Claudio su Zaniolo aveva le idee chiare: «Non è nel suo momento di forma migliore. Per me lui rende meglio da mezzala, non dietro la punta o da esterno. Poi magari esploderà e ci farà vedere altre cose, ma ora è più una mezzala». Ruolo dove finora lo ha impiegato Mancini in Nazionale che però con Ranieri ha ricoperto soltanto una volta, nel successo per 2-0 contro la Juventus (12 maggio).
Poi Zaniolo ha giocato proprio nelle posizioni dove l’ex Leicester pensava non rendesse al meglio: trequartista e esterno offensivo. Nel tourbillon di moduli (4-2-3-1, 4-3-3, 4-4-2) che la Roma attuò dall’11 marzo, debutto con l’Empoli, al 26 maggio, Nicolò fu schierato tre volte trequartista e 5 volte esterno destro, di cui un paio nel 4-4-2. GIOVEDÌ L’APPELLO Ora Zaniolo ritrova Ranieri ma da avversario. Con l’arrivo di Fonseca qualcosa è cambiato nei rapporti («Ha le idee chiare e soprattutto dice le cose in faccia») non il ruolo. Perché inizialmente impiegato trequartista nel 4-2-3-1 (con Genoa e Lazio), Nicolò ha dovuto lasciare il posto a Pellegrini che per attitudine al ruolo, esperienza e ultimo passaggio ha sicuramente qualcosa in più. Zaniolo è così scivolato nuovamente sulla fascia e nemmeno in assenza di Lorenzo è stato ricollocato al centro dal tecnico. A proposito del portoghese: giovedì sarà discusso l’appello per ridurre la squalifica (non è esclusa la sua presenza). A Trigoria prosegue la rizollatura dei campi al fine di prevenire nuovi infortuni. Per Genova torneranno a disposizione Florenzi, Perotti e forse Under. Oggi, visita di controllo per Dzeko.
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