Alto Adige, Bolzano cancella il termine e conserva Sudtirolo. Boccia minaccia di impugnare la legge

Alto Adige, Bolzano cancella il termine e conserva Sudtirolo. Ira Meloni: governo intervenga
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Domenica 13 Ottobre 2019, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 07:46

È polemica per l'approvazione, da parte del Consiglio provinciale di Bolzano, del provvedimento che ha modificato il testo italiano del disegno di legge 30 sull'adempimento degli obblighi della Provincia autonoma derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Nella versione tedesca del testo esiste il «Suedtirol», ma non più l'Alto Adige, sostituito invece con «Provincia di Bolzano» nella versione italiana.

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«Esprimo un profondo sconcerto per la decisione assunta dal Consiglio provinciale di Bolzano di cancellare l'espressione 'altoatesinò e 'Alto Adigè dalla Legge definita 'europeà. Perché non va bene? Perché Alto Adige è dizione imputata di 'fascismò dai secessionisti di Sud-Tiroler Freiheit. La proposta è di Myriam Atz Tammerle, ma approvata con leggerezza e scarso buon gusto anche dalla Volkspartei», accusa Alessandro Urzì, consigliere provinciale dell'Alto Adige nel cuore - Fratelli d'Italia e coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni. Urzì è l'unico ad aver votato contro il provvedimento, approvato con 24 sì (Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen) e 5 astensioni (Pd, Verdi, Lega e Team Koellensperger). Tuona anche la leader di Fdi Giorgia Meloni: «Continua l'ignobile guerra di aggressione della Svp e dei secessionisti sudtirolesi all'italianità dell'Alto Adige. Vergognosa la decisione del Consiglio provinciale di Bolzano di cancellare le parole 'Alto Adigè e 'altoatesinò.

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Fratelli d'Italia chiede al Governo di rispondere con nettezza a questo inaccettabile affronto e di impugnare immediatamente questa scandalosa legge anti-italiana, che calpesta la Costituzione e la nostra storia». Ma Fratelli d'Italia non è la sola voce contraria. Anche Italia Viva, con Maria Elena Boschi, sostiene che «aver cancellato il termine 'Alto Adigè dalla legge europea con un colpo di maggioranza è stato un grave errore. Mi auguro che si tratti di un caso isolato e che si possa porre rimedio. Sarebbe imperdonabile - scrive Boschi - buttare via il lavoro che per anni la popolazione di lingua italiana, tedesca e ladina hanno fatto per rispettarsi reciprocamente e crescere insieme». Il presidente altoatesino Arno Kompatscher getta acqua sul fuoco: «La denominazione Alto Adige non è stata abolita. Va ricordato che non sarebbe neanche possibile, visto che la denominazione della Regione Trentino Alto Adige Suedtirol è sancita dalla Costituzione».

«Il provvedimento approvato - spiega ancora Kompatscher - riguardava semplicemente un comma della legge omnibus, nel quale la denominazione Alto Adige è stata sostituita con quella di Provincia di Bolzano». Il dibattito, prosegue Kompatscher, «riguarda il fatto che la dizione tedesca Suedtirol non è stata modificata. Giustamente, va detto, è stato evidenziato che di conseguenza anche in tedesco andrebbe scritto Provinz Bozen. Così però non è stato fatto». Il presidente della Provincia autonoma sottolinea quindi che «per il futuro si deve procedere unitamente. La questione della toponomastica comunque può essere trattata in dialogo e comune accordo, tenendo conto delle sensibilità di tutti i gruppi linguistici presenti sul nostro territorio», conclude Kompatscher. Sulle parole del governatore altoatesino è intervenuta anche la coordinatrice regionale di Forza Italia, Michaela Biancofiore: «Sono piacevolmente sorpresa e estremamente felice per le parole del presidente Kompatscher, che riconosce l'errore di aver abolito con legge provinciale il termine Alto Adige. Le sue parole sono un atto di umiltà e di intelligenza che lo certificano presidente di tutti»

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