O meglio: si è cimentato nelle vesti di commentatore tv. Per dire la sua sulla partita della Roma in Europa league e fare il punto sul campionato. Il debutto è andato in onda su Teleroma 56 (Tutti nel pallone). De Santis, che tifa Reggina cioè la squadra della sua città, ha parlato così di moduli, bomber e top-player.
Una trovata pop - al netto della competenza tecnica che questa rubrica non si sente di mettere in discussione - che proietta così l’assessore nel mondo trasversalissimo del pallone. Dove le passioni si intrecciano con il sudore, senza i miasmi dei rifiuti né le imprecazioni per le buche sull’asfalto. Non si è parlato di Campidoglio, ma di calcio. E menomale, verrebbe da dire. Detto questo anche Raggi vinse la finale di Champions (nel 2016) 6-0, poi ha fatto i conti con uno spogliatoio con qualche mela marcia e ha iniziato a cambiare giocatori come figurine. Panchina lunghissima. Siamo ancora al catenaccio, in attesa del calcio champagne. E il triplice fischio si avvicina.
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