Binotto: «La Ferrari, per vincere a Suzuka dovrà essere perfetta»

Binotto: «La Ferrari, per vincere a Suzuka dovrà essere perfetta»
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Martedì 8 Ottobre 2019, 17:42
Per tornare a vincere, a Suzuka «dovremo essere perfetti, sotto ogni aspetto». Non usa giri di parole il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, in vista del prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 in Giappone, dove le Rosse arrivano 'scottatà dal risultato del Gp di Russia. Nel mirino del boss ci sono i problemi di affidabilità e gestione che a Sochi hanno impedito di prolungare il filotto di successi inanellati tra Spa e Singapore. «Ci avvicineremo alla gara con questo approccio mentale, per cercare di estrarre tutta la prestazione disponibile dal pacchetto vettura», ha aggiunto Binotto, che punta anche sulla carica dei piloti, entrambi molto presi dal circuito giapponese: «Sebastian e Charles adorano Suzuka, con una sequenza di curve unica che ne caratterizza il primo settore e con i tifosi locali che ci dimostrano grande affetto ad ogni occasione. Speriamo di poter regalare loro un weekend di gara avvincente».

Fascino di una pista che però non può non ricordare a tutti il tragico incidente del 2014 a Jules Bianchi, morto dopo nove mesi di coma. «Lo scorso anno è stato molto difficile per me gareggiare lì per la prima volta perché avevo il ricordo di Jules - ha confessato il monegasco che era amico dello sfortunato pilota e che è ancora scosso dalla tragedia dell'altro giovane pilota Anthoine Hubert, morto a Spa in una gara di Formula 3 -.
Per me questo luogo è indissolubilmente legato a quel dramma, ma dal punto di vista della pista mi piace molto». «Quello di Suzuka è con ogni probabilità il circuito che preferisco nell'intero calendario - ha detto da parte sua Sebastian Vettel -. È l'unico fatto ad 'ottò, il che mi ricorda le piste giocattolo di quando ero bambino, ma è tutt' altro che banale dal momento che ci trovi curve. A Suzuka, poi, la componente meteo è sempre imprevedibile per cui spesso le corse sono ricche di variabili e quindi particolarmente complesse ma anche affascinanti»
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