Fascino di una pista che però non può non ricordare a tutti il tragico incidente del 2014 a Jules Bianchi, morto dopo nove mesi di coma. «Lo scorso anno è stato molto difficile per me gareggiare lì per la prima volta perché avevo il ricordo di Jules - ha confessato il monegasco che era amico dello sfortunato pilota e che è ancora scosso dalla tragedia dell'altro giovane pilota Anthoine Hubert, morto a Spa in una gara di Formula 3 -.
Per me questo luogo è indissolubilmente legato a quel dramma, ma dal punto di vista della pista mi piace molto». «Quello di Suzuka è con ogni probabilità il circuito che preferisco nell'intero calendario - ha detto da parte sua Sebastian Vettel -. È l'unico fatto ad 'ottò, il che mi ricorda le piste giocattolo di quando ero bambino, ma è tutt' altro che banale dal momento che ci trovi curve. A Suzuka, poi, la componente meteo è sempre imprevedibile per cui spesso le corse sono ricche di variabili e quindi particolarmente complesse ma anche affascinanti»
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