Vigor Perconti, capolista a sorpresa.
Dovidio:«Merito del sacrificio di gruppo»

Simone Dovidio, centrocampista blaugrana classe 1992
di Federico Feliciello
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Martedì 8 Ottobre 2019, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 16:05
È senza dubbio uno dei principali protagonisti della Vigor Perconti in questo momento. Simone Dovidio, esterno classe 1992, è andato per la terza volta a segno in questo campionato aprendo le marcature nel match che la squadra di Francesco Bellinati ha fatto suo tra le mura amiche contro il Falaschelavinio imponendosi per 2-1.
«È stata una partita difficile – ha commentato Dovidio - Perché nonostante le assenze loro hanno espresso un ottimo calcio e in alcuni frangenti della partita ci hanno messo molto in difficoltà e secondo me la classifica non rispecchia quello che poi fanno vedere in campo. Alla fine però noi siamo stati bravi a esprimere il nostro gioco e portare i 3 punti a casa, fondamentali per il nostro cammino. È stato un successo frutto dell’attenzione e del sacrificio nell’arco dei novanta minuti»

Tre punti che hanno proiettato la Vigor Perconti al comando della classifica insieme a Unipomezia e Real Monterotondo Scalo a 10 punti, e hanno confermato i blaugrana come la grande sorpresa del girone A in questo avvio di campionato.« A dire il vero non ce l’aspettavamo – dichiara Dovidio - Siamo un gruppo giovane con tanti ragazzi alla prima esperienza in Eccellenza, ma con una grande voglia di imparare e fare bene. Siamo un bel gruppo, lavoriamo ogni giorno per migliorarci e non ripetere gli errori della domenica precedente. Il tutto con massima serenità. Il primo posto è il riconoscimento degli sforzi compiuti finora»

Testa sulle spalle e profilo basso per Dovidio sono gli elementi sui quali la Vigor deve proseguire la propria strada: «L’obiettivo rimane invariato ed è quello di inizio stagione, ovvero la salvezza.Abbiamo avuto la dimostrazione lo scorso anno che ci vuole poco a rovinare tutto quello che di bello viene fatto e ti ritrovi all’ultima giornata a giocarti la salvezza. Quindi dobbiamo pensare che mancano ancora 29 finali e non dobbiamo montarci la testa. Il duro lavoro paga sempre, quindi continuiamo su questa strada e vediamo dove ci porterà».
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