Congedo paternità e assegno unico per ogni figlio fino ai 18 anni: le misure per la famiglia

Congedo di paternità e assegno unico per ogni figlio fino ai 18 anni: le misure per la famiglia
di Michele Di Branco
3 Minuti di Lettura
Domenica 6 Ottobre 2019, 14:28 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 22:13

ROMA Famiglia, si cambia. Il governo progetta di rivoluzionare il sistema di welfare in favore dei nuclei italiani partendo, dal 2020, con il lancio di un assegno unico come contributo economico alle famiglie per ciascun figlio dalla nascita all'età adulta. Lo ha annunciato ieri il ministro per le pari opportunità, Elena Bonetti, precisando che questa mossa non sarà la sola ad essere inserita in legge di bilancio.

Neo-papà, il congedo parentale fa bene alla salute delle mamme e dei figli ma pochi lo prendono

La maggioranza rossa gialla, che promette di rifinanziare il bonus cultura di 500 euro per i 18enni, sta lavorando anche per ridurre o rendere gratuita la retta per gli asili nido. Mentre si ipotizzano finanziamenti agli enti locali per aumentare il numero degli asili perché in alcune Regioni sono al di sotto dell'8% di copertura. Tra i progetti, c'è anche un aumento del congedo di paternità portandolo da 5 (più uno facoltativo) ad almeno 10 giorni. «Stiamo lavorando e non posso al momento dire altro», ha spiegato il ministro Bonetti senza fornire ulteriori dettagli. Ma fonti alle prese con il dossier famiglia precisano che l'orizzonte finale di queste prime mosse è accorpare tutte le misure in favore della famiglia all'interno di in un contenitore semplificato.

LE TAPPE
Probabilmente, appunto, un assegno unico che superi gli attuali strumenti. Uno dei più importanti attualmente in vigore è il bonus bebé, o anche assegno di natalità, che consiste in un contributo mensile concesso per 12 mesi per ogni figlio nato, adottato o preso in affido. Legato all'Isee, spetta ai genitori in condizioni economiche precarie. L'ente di riferimento anche in questo caso è l'Inps. La cifra corrisposta dipende dell'Indicatore della situazione economica: con l'Isee inferiore ai 7.000 euro l'importo erogato è di 1.920 euro complessivi (160 euro al mese) con l'Isee compreso tra 7.000 euro e 25.000 euro annui la misura è di 960 euro all'anno (80 al mese). In aggiunta a questa misura c'è il premio nascita: un bonus di 800 euro corrisposto in un'unica soluzione, cioè una tantum, in relazione a nuove nascite o adozioni.

Migranti, Di Maio attacca Salvini: taccia, con lui eravamo all'anno zero

I TEMPI
La futura madre può presentare domanda dopo il settimo mese di gravidanza oppure alla nascita o all'adozione o all'affido e comunque improrogabilmente entro un anno dall'evento. Non ci sono vincoli di reddito e il referente è sempre l'Inps. Da ricordare anche il Bonus nidi per i nati dal 2016, mentre lo scorso anno è stato prorogato e potenziato anche il bonus asilo nido, passato da 1.000 a 1.500 all'anno, svincolato dai redditi e quindi per tutti, è finalizzato a due tipi di obbiettivi: contribuire al pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati (con l'erogazione mensile, a fronte della presentazione della documentazione dell'avvenuto pagamento) e sostenere economicamente le forme di supporto e di assistenza a domicilio necessarie per i bambini che ai nidi non possono andare, perché hanno gravi patologie croniche. Questo bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale applicabile con la dichiarazione dei redditi per l'asilo nido di uno o più figli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA