Lazio, tre punti oltre i sentimenti

Lazio, tre punti oltre i sentimenti
di Emiliano Bernardini
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Domenica 6 Ottobre 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 20:16
I sentimenti sopra ogni altra cosa. Questo pomeriggio i pensieri saranno tutti per Mihajlovic. Uno degli eroi dello scudetto della Lazio nonché compagno ma soprattutto amico di Inzaghi. Ha fatto di tutto per essere in campo (al netto di sorprese dell’ultimo istante) e prendersi l’abbraccio di Simone e dei tanti tifosi che riempiranno il settore ospiti dello stadio Dall’Ara. Con il tecnico biancoceleste c’è un legame forte nato proprio negli anni laziali: «Sono sicuro al 100% che vincerà la sua battaglia. È un caro amico, ci penso spesso, quando sono arrivato a Roma per me è stato molto importante, era uno dei vecchi, mi ha aiutato a integrarmi, con lui abbiamo condiviso tante vittorie. Sicuramente lo abbraccerò all’Olimpico alla gara di ritorno». 
LA RAGIONE
Importanti i sentimenti ma tutti sanno benissimo che il modo migliore è quello di onorare la gara. Il Bologna, un punto nelle ultime tre gare, ha necessità di vincere per raggiungere il prima possibile la quota salvezza. La Lazio dal canto suo vuole dare continuità ai risultati. Dopo la vittoria in campionato contro il Genoa e quella in Europa League con il Rennes serve un nuovo successo per dare stabilità. E soprattutto evitare altre rovinose cadute sulla strada che porta in Champions. «Partita importantissima, dobbiamo fare bene. Abbiamo perso due partite, come vi dissi, ero sereno. Poi normale che se ne parli, giusto così. Anni indietro ero più preoccupato per come avevamo perso alcune gare. A Ferrara e Cluj abbiamo commesso errori che dovevamo evitare, ma dal mio punto di vista stiamo sulla buona strada. Ora serve la continuità» rimarca Inzaghi. Già, ma la Lazio ha bisogno di trovare anche un suo equilibro dal punto di vista del turnover. Le sconfitte hanno evidenziato un netto divario tra la squadra titolare e quella di riserva. Ancor più palese è apparso il cambio di passo giovedì quando sono entrati Luis Alberto («Alla Lazio mi sento a casa. Questo è il mio miglior momento») e Milinkovic (entrambi a breve ufficializzeranno i rinnovi). Detto questo Inzaghi ha deciso di proseguire sulla sua strada. Tradotto andrà avanti con le rotazioni. D’altronde giocare ogni tre giorni impone un minimo di cambi per evitare gli errori dello scorso anno: arrivare al momento clou della stagione con gli uomini chiave spremuti. «Sull’alternanza dico che continuerà, dovrò essere bravo a cambiare quando sarà il momento. Con 7 partite in 21 giorni è impensabile giocare sempre con gli stessi. L’anno scorso i miei erano più stanchi, stavolta ho cambiato. Dovremo sfruttare la sosta con quelli che rimangono a Formello. A parer mio, cominciando il campionato con un paio di settimane di anticipo, non ci sarebbero tutte queste partite ravvicinate» sottolinea il tecnico biancoceleste.
TUTTI IN FAMIGLIA
Come da tradizione ormai, tutta la famiglia Inzaghi sarà in tribuna. Simone, approfittando della sosta, si fermerà qualche giorno a Piacenza da papà Giancarlo e mamma Marina. Un modo per staccare la spina prima di rituffarsi in un nuovo tour de force. 
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