Baby gang sgominata all'Appio Claudio: il capo era una ragazzino nomade di 13 anni

Baby gang sgominata all'Appio Claudio: il capo era una ragazzino nomade di 13 anni
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Sabato 5 Ottobre 2019, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 14:11

Fermata dalla Polizia di Stato una baby gang all'Appio Claudio. Rapina aggravata e tentata estorsione i reati contestati.  Nei mesi di giugno e luglio avevanoo terrorizzato il quartiere, prendendo di mira coetanei e minorenni, costretti, sotto la minaccia di essere percossi, a cedere tutto quello che avevano, dalle biciclette ai soldi. Ma nonostante le numerose segnalazioni giunte al commissariato di polizia Tuscolano, solamente due giovani parti offese hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto, fornendo elementi utili all’identificazione dei componenti della gang che, con il potere intimidatorio tipico del gruppo, induceva le vittime a non raccontare nulla ai genitori e alle forze dell’ordine, creando un muro di omertà difficile da scalfire.

Gli investigatori del commissariato dopo un’intensa attività d’indagine sono riusciti a risalire alle generalità di tutti i componenti della banda, composta da un ragazzo appena diciottenne, da un altro di 16 anni e da un giovane figlio di nomadi di soli 13 anni, considerato, a tutti gli effetti, per la sua  determinazione, il “capo”  del gruppo.
Su disposizione della Procura, per i reati di rapina aggravata e tentata estorsione, personale del Commissariato Tuscolano notificava al ragazzo maggiorenne un ordine di Custodia Cautelare in carcere, mentre al minore, la Procura presso il Tribunale dei minorenni, per i medesimi reati, disponeva l’obbligo della permanenza in casa. Il nomade, minore di anni 14 all’epoca dei fatti,  e pertanto non imputabile, è stato segnalato all'autorità giudiziaria.
 

 

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