Gattarelli e la famiglia futsal: «Con il calcio a cinque ho trovato l'amore»

Gattarelli e la famiglia futsal: «Con il calcio a cinque ho trovato l'amore»
di Serena Cerracchio
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 21:26 - Ultimo aggiornamento: 21:28

Sport e amore, a volte un binomio imprescindibile. Come nel caso di Daniele Gattarelli, pilastro della Todis Lido di Ostia di Serie A e innamoratissimo di Costanza, che guarda un po' gioca in Serie A2, alla Best. Ma non solo, perchè Daniele ha tutta la famiglia sparsa nel campo del calcio a 5. A partire da papà Alessandro che ha sempre scelto il campo "piccolo" e non quello da calcio. E che ha trascinato proprio Daniele, ma anche Francesco e Alessio, entrambe in Serie A2 rispettivamente con l'Italpol e la Lazio. Eppure mamma Fiorella insieme ad Alessandra, la sorella, hanno sempre supportato i maschi di casa in questo sport e ora ogni weekend si trovano a fare una scelta, chi guardo?

"Al di là del chi andare a vedere, mia mamma e mia sorella hanno di sicuro parecchia pazienza - racconta Daniele Gattarelli. Io ho iniziato a giocare a cinque anni e grazie a papà che ha sempre allenato nel futsal, ho lasciato il calcio e a 19 anni mi sono lanciato in questa avventura. Alla Brillante mi sono innamorato del calcio a 5, a Matera, nella prima esperienza fuori casa, mi sono scoperto come uomo e giocatore. Poi alla Lazio ho conosciuto l'emozione della Serie A con gol all'esordio, indimenticabile. Infine il Lido di Ostia che mi ha fatto gioire per la promozione nella massima serie lo scorso anno e oggi mi permette di giocare a grandi livelli. E soprattutto Costanza, la mia ragazza. Il bello di questo sport è che ti fa provare gioie, delusioni, emozioni, sentimenti forti, a volte tutti insieme. Io poi ho trovato Costanza, meglio di così non poteva essere".  

Passiamo al campo: tre punti in classifica e la possibilità contro il Genova di allungare ancora:
"Di sicuro non sarà semplice come la classifica racconta. Ad entrambi servono punti ma dobbiamo di sicuro dimenticare la prestazione di martedì a Pescara e ripartire senza paura. E' un campionato molto difficile e per le neopromosse ancora di più però proprio per questo dobbiamo essere bravi a fare punti negli scontri diretti, come quello di domani". 

La salvezza è l'obiettivo principale, giusto?
"Assolutamente si. Però ci sono tante squadre al primo anno in Serie A e ogni partita non ha un risultato scontato; quindi noi giochiamo per salvarci ma poi chissà che magari non si arrivi a un posticino nei playoff, senza presunzione, ci mancherebbe. Pensiamo giorno per giorno ma sognando un po', che non guasta mai".

 

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