Inzaghi: «Il primo posto, si può fare». Milinkovic: «I meriti non sono miei»

Inzaghi: «Il primo posto, si può fare». Milinkovic: «I meriti non sono miei»
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 23:57 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 12:33
La Lazio torna in corsa per il primo posto nel girone, Inzaghi se la gode. La rimona dopo lo spavento. Una Lazio dalla doppia faccia ribalta il Rennes. Uomo partita Milinkovic, che dopo il suo ingresso si è regalato un gol e un assist: «Ha fatto un bel gol - ammette l'allenatore della Lazio Simone Inzaghi - al di la di chi gioca dobbiamo comunque avere una buona costruzione, di solito l'avevamo fatta molto meglio di stasera. L'ingresso di Luis Alberto e Milinkovic ci ha aiutati, sono giocatori importantissimi. Siamo contenti, per noi era importante dopo la prima sconfitta. Ora è tutto aperto». «Nel primo tempo», prosegue l'allenatore biancoceleste, «dovevamo fare meglio in costruzione, siamo stati bravi nonostante il gol preso e abbiamo trovato una vittoria molto importante per noi». Una Lazio vincente ma non senza soffrire per un'ora di gioco prima della rimonta: «Ô il nostro percorso - osserva Inzaghi - noi le partite ce le dobbiamo sempre guadagnare e sudare. Complice anche il Rennes perché non era facile trovare spazi e comunque alla fine li abbiamo trovati, soprattutto nel secondo tempo grazie a una costruzione migliore. Dovremo analizzare il gol subito, perché una squadra come la nostra non può permetterselo».
Biancocelesti sotto nel pallino del gioco e al 10' della ripresa anche sotto di un gol, poi gli ingressi di Luis Alberto e Milinkovic, decisivi entrambi nel costruire il gol del pareggio del serbo al 19', che poi si è ripetuto nel servire Immobile al 30' per il 2-1. Il serbo sembra tornato quello di due anni fa, anche se preferisce volare basso: «Non l'ho cambiata io, l'ha cambiata la squadra - le parole di Milinkovic - Io e Luis abbiamo alzato il ritmo, abbiamo vinto e ora siamo più tranquilli anche in Europa. Purtroppo oggi non siamo riusciti a fare bene nel primo tempo, ma l'importante era vincere e guardare avanti. Ô importante vincere anche quando non giochi bene. Due successi consecutivi ci danno la motivazione per andare a vincere a Bologna». Dall'altra parte, buone le prove dell'ex giallorosso Grenier, del giovanissimo Camavinga e Niang: «Se mi piacerebbe tornare in Italia? Per ora penso a fare bene nel Rennes - ha glissato l'ex rossonero - ho dei bei ricordi in Italia e se dovesse ripetersi l'occasione ne sarei contento».
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