Silvia Salemi debutta in teatro con Giuseppe Zeno

Giuseppe Zeno, Silvia Salemi e Piji, protagonisti dello spettacolo "Non si uccidono così anche i cavalli?"
di Roberta Savona
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 13:25
Prendete un bravo attore con il vizio del canto come Giuseppe Zeno, mettetegli vicino una band come quella di Piji e il suo riuscitissimo Electroswing Project, miscelate con una manciata di pregevoli cant-attori e sul finire impreziosite il tutto con una curiosa novità, quella portata dalla voce di Silvia Salemi, alla sua prima esperienza in teatro, una nota briosa ed emozionale che renderà la pietanza ancor più piacevole al palato. E' la ricetta indovinata di "Non si uccidono così anche i cavalli?", primo spettacolo scelto dal direttore artistico Alessandro Longobardi per aprire la sua diciottesima stagione al Teatro Sala Umberto, dove la pièce sarà in scena fino al 6 ottobre 2019. Lo spettacolo è tratto dall'omonimo romanzo del 1935 firmato da Horace McCoy e tradotto da Giorgio Mariuzzo, con l'adattamento e la regia di Giancarlo Fares. Dal '35 ad oggi, il romanzo ha da sempre entusiasmato gli appassionati del ballo. Nel '69 il regista Sidney Pollack ne trasse un film che, nella notte più importante del cinema, gli garantì una statuetta per Gig Young, suo miglior attore non protagonista.
 
Una vera scommessa quella della Produzione O.T.I. - Officine del Teatro Italiano, che realizza il progetto teatrale in collaborazione con Viola Produzioni S.r.l., mettendo in opera un recital emozionante, che diverte e intrattiene il pubblico raccontando una storia che, come sempre, è destinata a ripetersi. E' la storia della fama a tutti i costi, della bramosia di successo che alimenta le folle e le conduce come carichi di bestiame verso il più patinato dei mattatoi, un tritacarne di luci e avanspettacolo, dove a costo di apparire si può anche smettere di essere. E così, centocinquanta coppie di ballerini sono pronte ad annientarsi a ritmo di un interminabile swing, danzando per giorni fino allo stremo delle forze, cercando l'occhio attento di un produttore e puntando dritti alla meta, dove un danaroso premio li attende insieme alla gloria del successo. Un meccanismo perverso, il medesimo che sempre ritorna in quella grande macchina che è lo spettacolo. Una navicella che viaggia senza rotta, su cui non è importante la direzione, importa solo salirci a bordo.
 
Il regista dirige pregevolmente i giovani e talentuosi Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Vittoria Galli, Alessadro Greco, Salvatore Langella, Martin Loberto, Elisa Lombardi, Maria Lomurno, Francesco Mastroianni, Matteo Milani, Pierfrancesco Scannavino, Luciana Scarpolini, Viviana Simone, intenti a restituire al pubblico tutta la sofferenza e la volontà di quei candidati che nella California degli anni'30 raccontata da McCoy, erano pronti a tutto pur di emergere dalla massa. Le coreografie di Manuel Micheli, i costumi di Francesca Grossi e le scene di Fabiana Di Marco, valorizzano le interpretazioni degli attori, producendo un volano emotivo che dal passato ci riporta al presente, a quell'ingranaggio perfetto che oggi riempie le fila fuori dagli studi televisivi, dove centinaia di persone sostano aspettando il proprio turno, con la speranza di prender parte ad un reality.
 
Degna di nota è la presenza della "debuttante" Silvia Salemi, alla sua prima esperienza teatrale. Artista sempre pronta a mettersi in gioco e ad onorare il palco, in una nuova tappa artistica che nulla ha di inferiore rispetto alla tanta esperienza macinata in ambito televisivo e musicale. L'interpretazione sincera, convince il pubblico che la saluta con leale affetto. "Vivo per questo mestiere e quando sul mio viso traspare l'emozione che il pubblico riesce a cogliere, allora sento di aver raggiunto un traguardo", afferma con grande umiltà la Salemi al termine dello spettacolo. Sul palco insieme agli attori, la maestria del Piji Electroswing Project, con Dario Troisi al clarinetto, Egidio Marchitelli elettronica e chitarra, Francesco Saverio Capo al basso, Andy Bartolucci alla batteria, sotto la voce guida di Piji con la sua inseparabile chitarra.
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