Rifiuti Roma, allarme dei presidi: «Valutare chiusura scuole, rischio emergenza sanitaria»

Rifiuti Roma, allarme dei presidi: «Valutare chiusura scuole, rischio emergenza sanitaria»
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Ottobre 2019, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 00:06

Il caos rifiuti di Roma deve essere risolto al più presto o il rischio è di una vera e propria emergenza sanitaria. L'allarme, non il primo, arriva dall'Ordine dei Medici di Roma e provincia. Un appello a cui fa seguito l'intervento dei presidi che chiedono alle Asl di valutare se ci siano gli estremi per la chiusura di alcune scuole della Capitale.

Roma, il declino del Centro tra topi e degrado: oggi vetrine spente per la protesta dei negozianti

«Il caos in cui versa l'Ama con le ennesime dimissioni dell'ennesimo Cda e la nomina di un nuovo responsabile preoccupa l'Ordine dei medici di Roma e provincia», affermano il presidente e il vicepresidente Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti. Va evitato che «si creino cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici».

 

 

L'Ordine dei medici di Roma e provincia continua «a monitorare costantemente la situazione. La raccolta dei rifiuti nella Capitale d'Italia - proseguono il presidente e il vicepresidente Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti - si regge, e male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c'è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento. Come Ordine dei Medici - proseguono - abbiamo e sentiamo il dovere di rivolgere un appello a tutti i soggetti che ne hanno la responsabilità affinché si siedano intorno a un tavolo e trovino una soluzione in breve tempo. L'Ordine è disponibile a fare la sua parte e incontrare i vertici dell'Ama. Occorre evitare che in breve tempo si creino nella Capitale d'Italia cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c'è tempo da perdere», concludono Magi e Bartoletti.

Ama, l'ad dimissionario Longoni: «Mai riusciti a parlare con Raggi: tra 15 giorni rischio tracollo»


«Come segnalato da molti presidi di Istituti comprensivi e scuole superiori romane, sia in zone centrali della città sia in periferia la situazione dei rifiuti abbandonati presso gli edifici scolastici o all'interno dei cortili sta aggravandosi di giorno in giorno», sottolinea in una nota l'Associazione nazionale presidi di Roma. «Qualora non venga preso in attenta considerazione organizzativa l'appello dei medici e delle scuole chiediamo che ogni Asl di zona si attivi per verificare lo stato igienico-ambientale ed eventualmente proceda alla richiesta di chiusura degli istituti».

«Ci associamo all'appello dell'ordine dei Medici affinché venga risolta al più presto una situazione di degrado e di pericolosità che mette a repentaglio la salute dei bambini, dei ragazzi, degli insegnanti e dei genitori che frequentano gli oltre 1500 edifici scolastici della Capitale», sottolinea l'Associazione nazionale presidi di Roma. «Lo spettacolo degradante è reso ancora più evidente dallo scorrazzare di animali delle più varie tipologie (uccelli, gatti, cani, topi, ecc.) che trovano terreno fertile per il loro sopravvivere - prosegue - Le piogge di questi giorni, inoltre, stanno trasformando in ruscelli maleodoranti molti rifiuti che si riversano per le strade». «Sottolineiamo infine la paradossalità di una situazione che, da una parte, vede una grande attenzione formativa rivolta ai nostri alunni per la cura dell'ambiente. Dall'altra - conclude la nota - lo spettacolo degradante dei rifiuti ammassati dovunque fa passare per nuovi 'pinocchì le istituzioni che parlano bene e razzolano male».

© RIPRODUZIONE RISERVATA