L'obiettivo dello studio sugli adolescenti era di «comprenderne le abitudini, soprattutto le dipendenze da sostanze e comportamentali, in relazione alla loro salute mentale», spiega lo specialista. È così emerso che «la totalità del campione ha uno smartphone e il 56% lo usa anche di notte; il 37% ha usato almeno una volta sostanze illecite, e la percentuale di chi si è ubriacato almeno una volta negli ultimi 6 mesi tocca il 40%». Ma il dato che lo psichiatra tiene a sottolineare è lo stretto legame fra qualità del riposo e disturbi mentali.
«Tutti i ragazzi del campione con problemi di salute mentale - precisa infatti Mencacci - avevano un ritmo sonno-veglia alterato, evidenziando come il sonno sia il nodo cruciale fra comportamenti disfunzionali e dimensioni psicopatologiche dei ragazzi».
Presentando il meeting meneghino, Onda ha diffuso i risultati di un'indagine Elma Research-Aon su un campione di italiani dai 18 ai 35 anni.
Tra le dipendenze più frequenti il fumo è il più diffuso (54%), seguito dalla dipendenza da social network (19%), che supera quella da alcol (10%). Questi comportamenti - avverte dunque lo psichiatra - possono facilmente radicarsi durante l'adolescenza, insinuarsi fra le lenzuolà e distruggere il sonno aprendo le porte a disturbi mentali.
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