Nel calcio ho più controllo. So cosa posso fare. Nel mondo degli affari, invece, è più difficile, dipende da altre persone, ma ho una buona squadra. Sarà una bella sfida per me e già lo è». «Per raggiungere quello che sono nel calcio sono serviti tanti anni di duro lavoro, dedizione e passione. Non sono ancora fuori dal calcio, ma sono un ragazzo competitivo e non mi piacere essere il numero uno. Voglio essere il numero uno e lo farò al 100%. Molti mi prendono per pazzo, dicono che sono ossessionato dal lavoro e dall'allenamento. Non è così: sono ossessionato dal successo, una cosa completamente differente», conclude.
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