Ponte Morandi, Conte al varo del primo tratto: così Genova rinasce

Ponte Morandi, oggi il varo del primo tratto: la diretta
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Martedì 1 Ottobre 2019, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 16:48

È nato oggi il nuovo Ponte di Genova, con la posa della prima sezione dell'impalcato tra le pile 5 e 6. Nasce oggi quello che è di fatto un ponte in acciaio e cemento armato e di diritto un simbolo, un monumento alla sofferenza per le 43 vittime del crollo del Morandi e di speranza per una città intera e per il Paese. Per la cerimonia del varo della prima campata c'è il premier Giuseppe Conte che arriva con la ministra alle infrastrutture Paola De Micheli, ci sono il sindaco Bucci e il governatore Giovanni Toti, c'è Pietro Salini della Salini Impregilo che con Fincantieri compone il consorzio d'imprese dei Costruttori, c'è Giuseppe Bono, presidente e ad di Fincantieri. Non potrà mai essere una festa, perché in questo luogo sono morte 43 persone ma ciascuno dei presenti ha bisogno di dire che questa specie di miracolo - demolizione e inizio costruzione in poco più di un anno dal giorno del crollo - «è il simbolo della rinascita» come ha ribadito il premier ringraziando la «comunità operosa che rende concreto questo progetto: operai, dirigenti, istituzioni, ingeneri». 
 

 

A loro, e alla loro sicurezza va il pensiero di Renzo Piano, l'archistar che ha voluto regalare a Genova, la sua città, il progetto: «Lavorate in sicurezza», chiede, per un progetto «che è anche progetto di pace». Alcuni operai sono schierati come una vera guardia d'onore per le autorità: emozionati sotto i loro caschetti bianchi stringono mani e si fanno i selfie con il premier e il ministro, con Bucci e Toti. Perché oggi è anche il loro giorno, il giorno, dice Piano, degli «acrobati-operai». Qui Cantiere Italia” come lo chiama Salini. È «la certezza che quando stiamo tutti insieme diamo un segnale che in Italia riusciamo a fare cose giuste in tempi giusti», ha detto Marco Bucci appena riconfermato commissario.

È, questo,
«un ponte che riguarda il dna dei genovesi, che ha un impalcato forte come l'acciaio e che somiglia a una nave: per i genovesi andare per mare significa dare ricchezza alla città». Un passo dopo l'altro, una pila dopo l'altra: «cianin cianin», come dicono i genovesi. Questo ponte è un simbolo. Il simbolo del «legame che l'Italia vuole avere con Genova» ha detto la ministra alle Infrastrutture De Micheli. È «una grande lezione - ha detto Conte -. Abbiamo ridato luce e speranza al Paese intero», è un esempio di «impresa comune, di sinergia», ancora il premier che ritorna sul tema della revoca della concessione a Autostrade. «Il procedimento in corso è per la caducazione della concessione. Non faremo sconti ai privati e perseguiremo solo l'interesse pubblico»
 

Parole che fanno scivolare il titolo di Atlantia in Borsa. Ma il ponte è anche »collaborazione tra istituzioni« sottolinea Toti. Ed è monumento al ricordo per quelle 43 vittime, cemento impastato di lacrime e senza fiori ma sparato in alto a 100 metri, verso il cielo. Il Cantiere Italia si svuota mentre in cima alle pile alte 50 metri operai che sembrano piccoli piccoli guidano con sicurezza le 500 tonnellate di cemento armato che compongono la campata dell'impalcato. Le autorità si spostano al Porto Antico dove è stato creato l'infopoint sulla ricostruzione. Un modo per far entrare la città nel progetto e rendere trasparente un'operazione che non ha precedenti. «Dalla tragedia nasca il riscatto» ha detto Conte, che ha garantito massima attenzione e considerazione anche per il tema della riqualificazione dell' area dopo l'incontro con i delegati del comitato degli abitanti della zona arancione. Al centro dell'incontro il tema dei materiali della distruzione del ponte che sono ancora in cantiere. Un altro problema che Genova deve affrontare e che affronterà come sa fare.​



Si tratta di una struttura lunga 50 metri, costruita in acciaio e pesa 500 tonnellate e verrà issata a quasi 50 metri di altezza. È la prima di 19 campate che costituiranno il nuovo viadotto: 16 da 50 metri e 3 da 100 metri.
«È un riscatto e può suonare un po' consolatorio - ha detto l'architetto Piano - ma non è così perché qui c'è stata una grande tragedia che non si può dimenticare. E' proprio come l'avevamo pensato. Oggi lo variamo, i vari si fanno solo per navi e ponti". Piano ha donato il disegno del nuovo viadotto che ricorda la chiglia di una nave».


 

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