Dl Clima, le misure: rottamazione auto (bonus di 1.500 euro), salta norma prodotti sfusi

Rottamazione auto, bonus scende a 1.500 euro: nuova bozza anche il car sharing
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Venerdì 27 Settembre 2019, 13:33 - Ultimo aggiornamento: 19:49

Cambia forma e sostanza il decreto Clima. La nuova bozza, più snella nei contenuti, assume maggiore organicità e si mette alla prova della «concertazione» con gli altri ministeri competenti, oltre che con il giusto spazio che alcune norme dovranno trovare nella Legge di Bilancio. Punta a una 'rivisitazione' della rottamazione, che diventa un 'buono mobilità' da 1.500 euro, e non prevede più la norma per spingere i prodotti sfusi, cioè senza il packaging. Il provvedimento, già annunciato sette giorni fa in Consiglio dei ministri e poi slittato, dovrebbe esser scodellato sul tavolo di Palazzo Chigi la prossima settimana, probabilmente il tre ottobre, in questa ultima versione (al netto di modifiche sui «contenuti in evoluzione», come ha riferito il ministero dell'Ambiente). Tra altre norme contenute nel testo - che contempla 14 articoli e assume la definizione di 'Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'arià - una campagna di informazione sui cambiamenti climatici dedicati agli studenti delle scuole e misure dedicate alla ricerca sulla sostenibilità. Arriva subito, già da quest'anno con 5 milioni (100 milioni nel 2020 e altrettanto nel 2021), la nuova rottamazione delle vecchie auto, fino ai modelli Euro 4; ai cittadini - ma soltanto a quelli residenti nei Comuni sotto procedura d'infrazione per lo smog - verrà dato in cambio un 'buono mobilità' pari a 1.500 euro (meno dei 2.000 previsti in precedenza) che potrà essere speso per abbonamenti al trasporto pubblico, ma anche per altri servizi per esempio di car-sharing, e ha una durata di tre anni.

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Cambia anche la disposizione relativa agli scuola-bus green (dovranno essere Euro 6), che prevede il finanziamento per due anni: resta il Fondo da 10 milioni l'anno (per il 2020 e il 2021) per il servizio per asili, scuole elementari e medie, sia comunali che statali, delle città metropolitane sotto procedura di infrazione Ue sulla qualità dell'aria; ma sparisce la detrazione per le famiglie da 250 euro per le spese sostenute. Tra le novità l'arrivo di una campagna di informazione ambientale nelle scuole dal nome epico, 'L'ambiente siamo noi', che partirà dall'anno scolastico 2019-2020 (con 500 mila euro di risorse messe a disposizione dal ministero dell'Ambiente).
 


Non si ritrova il taglio graduale ai sussidi ambientalmente dannosi (del peso totale, al 2040, di circa 17 miliardi) ma i tecnici al lavoro sul testo starebbero provando a reinserirlo con delle modifiche, e in una formula che demanderebbe comunque alla Manovra. Niente da fare invece per la norma dedicata all'incentivo per i prodotti venduti 'alla spinà. E resta ancora in bianco la definizione dell'end of waste, per l'economia circolare. Saltano anche le agevolazioni per i parchi, che nella prima versione del decreto diventavano zone economiche speciali. Arriva invece un Programma strategico nazionale «per il contrasto ai cambiamenti climatici» con l'obiettivo di assicurare entro 5 anni il rinnovo integrale dei mezzi del trasporto pubblico. Viene creta una Commissione interministeriale ad hoc all'interno del Cipe. Altre disposizioni riguardano industrie e cambiamenti climatici, la depurazione, e anche la divulgazione pubblica in tempo reale delle informazioni sull'inquinamento dell'aria.
 

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