Giappone, l'Italrebus di O'Shea trova la soluzione: Canada battuto 48-7 Highlights Diretta Guida tv e streaming dei Mondiali di rugby

Jake Polledri (Foto Cfp)
di Paolo Ricci Bitti
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Giovedì 26 Settembre 2019, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 00:54

L'Italrebus di O'Shea trova finalmente una soluzione e qualche prezioso sorriso per imporsi su una squadra nettemente inferiore come il Canada nel secondo match ai Mondiali di rugby in Giappone che manda in archivio con un adeguato 48-7 (p.t 17-0), una volta si diceva la tariffa, ovvero 7 mete contro una a babbo mortissimo che in verità si poteva pure evitare, così, per togliersi la rara soddisfazione di vincere un match lasciando a zero gli avversari come non capita da 13 anni e come non è mai avvenuto in tutte le 8 edizioni dei mondiali.
 

 


Comunque adesso - superato il secondo turno della fase preliminare sul prato assai molle dello stadio Hakatanomori  di Fukuoka dalle cui tribune i fedeli sventolano bandierine un po' a caso, ma sicuramente con allegria - siamo dove avevamo programmato di essere. Non che servisse chissà quale palla di cristallo contro Namibia e Canada ma il primo match contro gli africani aveva alimentato molti dubbi cancellati dai primi 13 minuti e dalla ripresa costellata da cinque mete azzurre. Peccato, in vista della scalata del K2 contro il Sud Africa il 4 ottobre,  quella mezz'ora di black out dopo aver subito "rotto" la partita segnando due mete di potenza con Steyn e Budd e infilando anche un penalty con Allan. 




Insomma 17-0 al 13', ovvero l'abbozzo della differenza punti tra una squadra al 14° posto nel ranking mondiale, una squadra del Sei Nazioni, e una al 22° posto. 

Poi però non è dato sapere che cosa abbia spinto gli azzurri ad alzare il piede dal gas dal 14' minuto fino al té, con il  ct che negli spogliatoi si è sbracciato per far rinsavire i suoi ragazzi, graziati in almeno un'occasione, se non due, da commoventi passaggi in avanti dei canadesi che via via hanno conquistato terreno e fiducia decisamente a loro insaputa.

Dominante in mischia e in touche e con una terza linea (Steyn, Negri e Polledri) di tre spanne superiori agli avversari, l'Italia ha di nuovo dimostrato di non avere le idee chiare di che cosa fare di tutto quel possesso. Terribile la sequenza di errori con la palla in mano anche da parte di giocatori esperti come Campagnaro. Non efficace in attacco come al solito Minozzi, forse perché gli mancano gli appoggi su quell'erba che si sfalda. Forse. Però un paio di placcaggi decisivi li tira.

E grida vendetta non aver segnato la terza meta in chiusura di tempo nonostante le tre chiare occasioni a un passo della linea canadese. A questo Italia double face manca il gioco oppure la testa per metterlo in pratica.  E certo non aiuta una linea di trequarti nuova di zecca e con tre giocatori fuori ruolo a partire da Hayward trasformato in centro da estremo.

A ogni modo, tra la strigliata di O'Shea e l'atteso calo dei canadesi, la ripresa si dipana subito meglio con la meta di Negri al 43'  (24-0) e quella di punizione al 58' per un placcaggio illegale durante un maul avanzante: punito con il giallo il canadese Heaton che dev'essere un tipo che ama assai l'Italia perché è lo stesso giocatore che nel primo tempo si era fatto cadere la palla in avanti quando era già sotto i nostri pali. Grazie.

Sul 31-0 il match, incassato anche il punto di bonus, era al sicuro così come la qualificazione alla prossima coppa del mondo: obbiettivo minimo della spedizione azzurra. Positivo quindi anche il turn over di ben 10 uomini messo in atto dal ct alle prese con due partite divise solo da 4 giorni. 

In mezzo alle due mete ancora cariche di Polledri, devastante e monumentale, e belle corse di Steyn e Negri, ben innescati da Braley un motorino che cresce di partita in partita. Al 54' finalmente la prima azione ragionata al largo dell'Italia con Allan che lancia nello spazio Minozzi, poi in slalom per 50 metri. Si può sorridere, si può tirare fuori la parola "confidenza", purtroppo pochissimo usata nel vocabolario azzurro di questi ultimi tempi. 

Manovrata, su contrattacco del solito galoppante Polledri, anche la meta di Bellini sul lato sinistro al 62'. Il Canada non c'è più, anzi sì: si fa scappare una meta per il millesimo avanti ("I'm sorry for you, boys" consola i canucks l'impeccabile arbitro gallese Nigel Owens) e poi segna davvero con Coe in bandierina al 69'. Meta meritata, tanto per rimarcare i cali di concentrazione degli azzurri che fanno già leccare i baffi alle ali del Sud Africa.

Ultimo scampolo di partita con le mete di Zani e Minozzi per dilatare a dovere il risultato. E anche a piacere, perché la marcatura del piccolo Matteo è davvero magnifica dopo le praterie divorate da Polledri (eletto a occhi chiusi man of the match) e da Bellini su un pallone di recupero. Sì, si può sorridere in vista del big bang del 4 ottobre.

Nell'attesa possiamo baloccarci proprio come si fa nel calcio con il rovello da adesso nell'anima del ct O'Shea: il capitano Sergio Parisse (ieri a riposo in tribuna e sostituito da Budd) può prendere il posto di uno fra Steyn, Polledri e Negri dopo quello che hanno costruito quei tre nel match contro il Canada? Un intero palazzo con le fondazioni e il tetto, per capirci. E poi arriverà il ritorno in campo del vicecapitano Leonardo Ghiraldini, il tallonatore reduce da un terrificante infortunio a un ginocchio adurante il Sei Nazioni e aggregato al gruppo senza aver mai potuto affrontare una partita. C'è tempo per pensarci: intanto sorridiamo per questo 48-7.  

Ecco il ct: ««Siamo contenti della prestazione di tutti  e abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo: vincere le prime due partite in quattro giorni con il bonus. La gestione del gruppo da parte di Dean in questi giorni è stata ottima, rispetto alla Namibia siamo stati più concreti e precisi nell'esecuzione. Due partite in quattro giorni non sono difficili solo dal punto di vista fisico, ma anche mentale. Siamo molto contenti e adesso vogliamo avere una bella serata tutti insieme per poi preparare al meglio la prossima gara contro il Sudafrica. Sono orgoglioso di tutta la squadra».

Italia-Canada 48-7  (p.t. 17-0)

I marcatori. Italia 7 m. 8' Steyn 13' Budd 43' Negri 58' punizione 62' Bellini 73' Zani 78' Minozzi; 1 c.p. 3' Allan; 3 tr. Allan, 1 tr. Canna. Canada: 1 m. 69' Coe, tr. Nelson

Classifica poule: Italia 10; Nuova Zelanda 4; Sud Africa, Namibia e Canada 0.

Fukuoka, Hakatanamori Stadium – giovedì 26 settembre ore 16.45

Girone B, II giornata

Italia - Canada 48-7 (17-0)

Marcatori: p.t. 3’ c.p. Allan (3-0); 8’ m. Steyn tr. Allan (10-0); 13’ m. Budd tr. Allan (17-0); s.t. 44’ m. Negri tr. Allan (24-0); 58’ meta Tecnica Italia (31-0); 62’ m. Bellini (36-0); 70’ m. Coe tr. Nelson (36-7); 74’ m. Zani tr. Canna (43-7); 79’ m. Minozzi (48-7)

Italia: Minozzi; Benvenuti (41’ Bellini), Campagnaro, Hayward, Bisegni; Allan (62’ Canna), Braley (72' Palazzani); Steyn (62’ Mbandà), Polledri, Negri; Budd (cap), Sisi (55’ Ruzza); Ferrari (47’ Riccioni), Bigi (59’ Zani), Lovotti (47’ Quaglio)
All. O’Shea

Canada: Parfey; Hassler (62’ Coe), Lesage, Blevins (8’ Hearn), Van Der Merwe; Nelson, McRorie (66’ Mackenzie); Ardron (cap), Rumball (15’ Heaton), Sheppard (76’ Campbell); Larsen, Keys; Tierney (50’ Keith), Howard (57’ Piffero), Buydens (39’ Duru-Sears)
All. Jones

Arbitro Nigel Owens (WRU)

Cartellini: al 58’ giallo per Heaton (Canada)

Calciatori: Allan (Italia) 4/5; Nelson (Canada) 1/1; Canna (Italia) 1/2

Pomeriggio estivo con 27 gradi. Presenti circa 16.984 spettatori

Punti conquistati in classifica: Italia 5 ; Canada 0

Man of the match: Jake Polledri (Italia)




LA PRESENTAZIONE

Ecco, secondo il copione, a questo punto del primo Mondiale di rugby in Giappone, l’Italia doveva essere bella, serena, con il sol levante in fronte per affrontare con piglio il piccolo Canada oggi alle 9.35 (Rai 2) a Fukuoka allo stadio Hakatanomori dopo essersi sbarazzata in scioltezza dell’ancora più piccola Namibia. Un altro match per scaldare i muscoli in vista del big bang con il Sud Africa il 4 ottobre. E invece dopo la vittoria scialba, senza orgoglio (e proprio nel paese che ne fa motivo di vita), con i dilettanti africani (47-22 rispetto a un legittimo 50-0), siamo qui a ragionare su una delle più cervellotiche formazioni azzurre di sempre assemblate dal ct O’Shea per liquidare la pratica contro la 22a squadra al mondo, otto gradini sotto l’Italia. 

Rugby, Italia sottotono vince tra mille errori con la piccola Namibia ai Mondiali in Giappone: 47-22
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IL RANKING
È vero che i Canucks non sono più quelli che ci fecero sudare freddo 4 anni fa, ma la loro linea dei trequarti è ben rodata dal rugby a 7 e con il pestifero asso Daniel Van der Merwe: inoltre queste nazioni di terza fascia recuperano forza e identità nella vetrina del Mondiale. Vedi, e speriamo l’abbiano visto gli azzurri, l’Uruguay che con una squadra di muratori, impiegati e studenti ieri ha matato con una grinta commovente i giganti pro' delle Isole Fiji, decimi nel ranking, sconfitti 30-27 da una formazione che ristagna al 19° posto al mondo.

Coppa con sorpresa: a Kamaishi l'Uruguay 19° del ranking batte le Fiji decime, che grinta i Teros

Come previsto O’Shea, con appena 4 giorni tra un match e l’altro, dà fondo al turn over cambiandone 10, epperò risulta arduo capire che cosa ci faccia Hayward fra i centri, dove l’estremo non ha mai giocato. Più prevedibile la messa a riposo del capitano Sergio Parisse (finora assai sotto tono). Fortissima appare la terza linea con Steyn, Polledri e Negri: sembra piuttosto quella per scalare il Sud Africa. Il capitano è l’equiparato neozelandese Budd, uno degli 8 giocatori (sul XV iniziale) non di scuola italiana: per carità, in proporzione colossi come Inghilterra e Australia pescano ben di più oltreconfine, ma certo questa formazione non rappresenta granché di quanto si sta cercando di fare in Italia per dare un futuro al movimento.

LA NOVITA' STREAMING
Le 30 partite (su 48) dei Mondiali che non andranno in onda su Rai2 o RaiSport potranno essere viste in diretta streaming gratuita su www.rugbyworldcup.com



REGIA
In regia resta Allan ed entra Braley, inglese dai nonni italiani, ultimo arrivato nel gruppo: un buon motorino. Si rivede Minozzi a estremo, e questo potrebbe spiegare la mossa del cavallo di O’Shea con Hayward. Però quanti dubbi, quanta malinconia di cui - meno male – non soffrono gli allibratori: alla pari la vittoria dell’Italia e quasi a 9 quella dei canadesi. Vittoria che dovrebbe essere anche con il bonus (almeno 4 mete) per continuare ad alimentare una delle classifiche più ilari del Mondiale: nella poule per ora (e potrebbero esserlo persino prima di Italia-Sud Africa) gli azzurri guidano davanti anche agli All Blacks e agli Springboks, che ebbrezza.
«Ho una grande fiducia in questa squadra – dice O’Shea, che l'anno prossimo non guiderà più l'Italia – è la migliore formazione per questa partita. Con due match in 4 giorni devi cambiare qualcosa. Abbiamo ben presente il nostro obiettivo per le prime due partite e sono sicuro che la prestazione che vedremo oggi sarà migliore rispetto alla Namibia».

La vittoria con il Canada vale, infine, anche la qualificazione automatica ai Mondiali 2023 in Francia, obbiettivo minimo dell'Italia che la logica identifica anche con quello massimo visto che ai quarti di finale, mai raggiunti dagli azzurri, passerano solo le prime due della poule, occhio e croce Nuova Zelanda e Sud Africa.  






L'impresa
Piccolo Uruguay “mata” i giganti Fiji
Piccoli, molto più piccoli dei fijiani che li sovrastano con tutto il torso. E poi studenti, impiegati, muratori e idraulici contro giganti in gran parte ingaggiati nei campionati pro’ inglesi e francesi. Ebbene: a Kamaishi i dilettanti dell’Uruguay (foto AP) hanno messo al tappeto 30-27 gli isolani delle Fiji, da sempre fra i grandi del rugby, 10i nel ranking internazionale mentre i sudamericani non hanno mai lasciato le periferie di Ovalia ristagnando al 19° posto. Ecco la prima, magnifica, sorpresa del primi Mondiali in Giappone: grinta e orgoglio fino alla trasfigurazione per superare con appena 3 mete i funamboli del Pacifico che ne hanno segnate 5. Fra le lacrime, travolto dall’emozione, il capitano Juan Manuel Gaminara urla: «E’ la prima volta che battiamo una top 10: ne siamo fieri per la nostra nazione». Che contraccambia.

Guida tv e streaming

IL PALINSESTO DELLA RAI

29 settembre – Australia - Galles – Differita ore 17:20 (RaiSport + HD)
4 ottobre – Sudafrica - Italia – Ore 11:35 (Rai2)
5 ottobre – Inghilterra - Argentina – Ore 9:45 (RaiSport + HD)
12 ottobre – Nuova Zelanda - Italia – Ore 6:35 (Rai2)
12 ottobre – Inghilterra - Francia – Ore 10 (RaiSport + HD)

19 ottobre – Quarti di finale – Ore 9 (RaiSport + HD)
19 ottobre – Quarti di finale – Ore 12:05 (RaiSport + HD)
20 ottobre – Quarti di finale – Ore 9 (RaiSport + HD)
20 ottobre – Quarti di finale – Ore 12:05 (RaiSport + HD)
26 ottobre – Semifinale – Ore 9:50 (RaiSport + HD)
27 ottobre – Semifinale – Ore 9:50 (RaiSport + HD)
1 novembre – Finale 3/4 posto – Ore 9:50 (RaiSport + HD)
2 novembre – Finale – Ore 9:50 (RaiSport + HD)

IL CALENDARIO COMPLETO

Fase preliminare 

12 Gio 26 Sett C Inghilterra - Stati Uniti 12:45 Kobe Misaki Stadium
13 Sab 28 Sett C Argentina - Tonga 6:45 Hanazono Rugby Stadium
14 Sab 28 Sett A Giappone - Irlanda 9:15 Shizuoka Stadium Ecopa
15 Sab. 28 Sett B Sudafrica - Namibia 11:45 City of Toyota Stadium
16 Dom 29 Sett D Georgia - Uruguay 7:15 Kumagaya Rugby Stadium
17 Dom 29 Sett D Australia - Galles 9:45 Tokyo Stadium
18 Lun 30 Sett A Scozia - Samoa 12:15 Kobe Misaki Stadium
19 Mer 2 Ott C Francia - Stati Uniti 9:45 Fukuoka Hakatanomori Stadium
20 Mer 2 Ott B Nuova Zelanda - Canada 12:15 Oita Stadium
21 Gio 3 Ott D Georgia - Fiji 7:15 Hanazono Rugby Stadium
22 Gio 3 Ott A Irlanda - Russia 12:15 Kobe Misaki Stadium
23 Ven 4 Ott B Sudafrica - Italia 11:45 Shizuoka Stadium Ecopa
24 Sab 5 Ott D Australia - Uruguay 7:15 Oita Stadium
25 Sab 5 Ott C Inghilterra - Argentina 10:00 Tokyo Stadium
26 Sab 5 Ott A Giappone - Samoa 12:30 City of Toyota Stadium
27 Dom 6 Ott B Nuova Zelanda - Namibia 6:45 Tokyo Stadium
28 Dom 6 Ott C Francia - Tonga 9:45 Kumamoto Stadium
29 Mar 8 Ott B Sudafrica - Canada 12:15 Kobe Misaki Stadium
30 Mer 9 Ott C Argentina - Stati Uniti 6:45 Kumagaya Rugby Stadium
31 Mer 9 Ott A Scozia - Russia 9:15 Shizuoka Stadium Ecopa
32 Mer 9 Ott D Galles - Fiji 11:45 Oita Stadium
33 Ven 11 Ott D Australia - Georgia 12:15 Shizuoka Stadium Ecopa
34 Sab 12 Ott B Nuova Zelanda - Italia 6:45 City of Toyota Stadium
35 Sab 12 Ott C Inghilterra - Francia 10:15 International Stadium Yokohama
36 Sab 12 Ott A Irlanda - Samoa 12:45 Fukuoka Hakatanomori Stadium
37 Dom 13 Ott B Namibia - Canada 5:15 Kamaishi Recovery Memorial Stadium
38 Dom 13 Ott C Stati Uniti - Tonga 7:45 Hanazono Rugby Stadium
39 Dom 13 Ott D Galles - Uruguay 10:15 Kumamoto Stadium
40 Dom 13 Ott A Giappone - Scozia 12:45 International Stadium Yokohama

Quarti di Finale 
41 Sab 19 Ott – QF1: 1 Pool C - 2 Pool D 9:15 Oita Stadium
42 Sab 19 Ott – QF2: 1 Pool B - 2 Pool A 12:15 Tokyo Stadium
43 Dom 20 Ott – QF3: 1 Pool - 2 Pool C 9:15 Oita Stadium
44 Dom 20 Ott – QF4: 1 Pool - 2 Pool B 12:15 Tokyo Stadium

Semifinali 
45 Sab 26 Ott – SF1:  QF1 - QF2 10:00 International Stadium Yokohama
46 Dom 27 Ott – SF2: QF3 - QF4 10:00 International Stadium Yokohama

Finali
47 Ven 1 Nov – Finale terzo posto 10:00 Tokyo Stadium
48 Sab 2 Nov – Finale 10:00 International Stadium Yokohama


 

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