Scuola, presidi divisi sulle assenze giustificate per il corteo sul clima: caos nei licei per la circolare del Miur

Scuola, presidi divisi sulle assenze giustificate per il corteo sul clima: caos nei licei per la circolare del Miur
di Lorena Loiacono e Camilla Mozzetti
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 13:25

C’è chi, pur mettendo in piedi lezioni extra curriculari per approfondire il tema dei cambiamenti climatici, replica con fare stizzito: «La manifestazione per l’ambiente vale più del congiuntivo». Altri invece sono pronti a prendere quelle assenze e a cancellarle, purché siano giustificate dai genitori. Presidi divisi tra favorevoli e contrari: la circolare del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che chiede ai presidi di giustificare gli studenti – pronti a scendere in piazza venerdì nel corteo a difesa del clima – e di non considerarli assenti, fa discutere.

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È infatti la prima volta che dal ministero di viale Trastevere arriva una indicazione simile e, a Roma, i dirigenti scolastici si spaccano tra chi considera la giornata di mobilitazione come una sorta di lezione collettiva di sensibilizzazione sul tema ambientale e chi, invece, ritiene che la lontananza del ragazzo da scuola vada comunque considerata. Anche per una questione di sicurezza e trasparenza con le famiglie. «Se un ragazzo non viene a scuola, è assente – analizza la preside del Classico e Linguistico Lucrezio Caro, Paola Fattoretto – e ho spiegato ai ragazzi, minorenni compresi, che le assenze vanno giustificate ma sono i genitori a doverlo fare. Io come preside non posso dire che il ragazzo è a scuola mentre, invece, si trova alla manifestazione».

 



LE MOTIVAZIONI Quel che è certo, ripete più di un dirigente, è la sensibilità che tutti – docenti e studenti – hanno nei confronti dei cambiamenti climatici. «Non entro nel merito – prosegue il preside del Classico Tasso, Paolo Pedullà – perché non è questo il punto. La scuola deve promuovere comportamenti per la sostenibilità ambientale, accetterò le giustificazioni firmate dai genitori, come in qualunque altro caso, ma l’assenza va segnata». E così al liceo Kant, dove i ragazzi che sfileranno in piazza potranno portare la giustificazione con su scritto “ manifestazione” ma risulteranno assenti a tutti gli effetti: «Non posso falsificare la realtà – spiega la preside Ivana Uras – se non sono a scuola, non posso considerarli presenti. Ovviamente sono pienamente d’accordo con la protesta ambientale non a caso nella mia scuola si portano avanti progetti ad hoc sul rispetto dell’ambiente». Stessa linea quella adottata dalla preside Filomena Sannino del liceo Aristotele: «Gli studenti risulteranno assenti, anche per non creare un precedente. Spesso le manifestazioni studentesche hanno motivazioni di base molto importanti però non possiamo far passare il messaggio che se vai alla manifestazione è come se fossi presente in classe».

LE ASSEMBLEE In sintesi, come aggiunge Mario Rusconi, a capo dei presidi romani: «La scuola deve sapere che i genitori sono consapevoli dell’assenza fatta dai ragazzi in quel giorno, perché soltanto così si compie un atto educativo che altrimenti potrebbe essere frainteso dagli stessi giovani». In alcune scuole i dirigenti sono riusciti a “schivare” il problema, grazie alle assemblee di istituto convocate proprio per venerdì. «Dalle 8 alle 10 gli studenti saranno in Aula magna per l’assemblea – spiega la preside del Mamiani Tiziana Sallusti – poi apriremo i cancelli e chi vorrà andrà al corteo. I presenti all’appello, che si fa a scuola alle 8, non risulteranno assenti, gli altri ovviamente sì». Stesso canovaccio al Classico Albertelli. In linea invece con le indicazioni del ministro, la preside del Newton Cristina Costarelli: «Le assenze di venerdì non saranno conteggiate nel computo finale dei giorni di scuola. I ragazzi sono molto motivati e cerchiamo di sensibilizzare tutti».

Dello stesso avviso la preside del Seneca, Cristina Battezzati: «Ne ho parlato con i ragazzi e so che parteciperanno con uno striscione del Seneca. Per la scuola non risulteranno assenti». Sulla stessa linea anche il Classico e Linguistico Orazio dove la preside Maria Grazia Lancellotti ha anticipato la circolare del ministro predisponendo il non conteggio delle assenze. L’Orazio poi insieme al Socrate è il promotore della rete provinciale “Scuole green” «che punta a sensibilizzare – spiega la preside Lancellotti – gli studenti sui problemi climatici».

La questione resta invece aperta all’Aristofane dove a decidere sarà il Collegio dei docenti: «Accetteremo la giustificazione ma – spiega la dirigente scolastica Raffaella Giustizieri – per l’assenza aspetteremo il parere del collegio che si riunirà il 10 ottobre.
I ragazzi sanno che potrebbero risultare assenti». Il caso invece non si pone al Giulio Cesare e al Carducci che venerdì saranno chiusi per le disinfestazioni di stagione.

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