Chiesa mobilitata per clima e Amazzonia alla vigilia del sinodo

Chiesa mobilitata per clima e Amazzonia alla vigilia del sinodo
di Franca Giansoldati
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Martedì 24 Settembre 2019, 13:33

Città del Vaticano - La Chiesa è in fibrillazione per l'imminente sinodo sull'Amazzonia e per la questione ambientale. A pochi giorni dall'inizio dell'assemblea, le famiglie indigene della diocesi di Sao Gabriel da Cachoeira, hanno benedetto i vescovi brasiliani che stanno partendo per Roma. Vescovi, sacerdoti, diaconi, religiosi, laici, compresi i rappresentanti di 12 popoli indigeni, in questi giorni si sono incontrati a Manaus, per accogliere le nuove Linee guida generali per l'azione evangelizzatrice della Chiesa del Brasile (2019-2023) e per fare un bilancio del cammino fatto in preparazione del Sinodo che si terra' dal 6 al 27 ottobre in Vaticano. Nel corso dell'incontro sono state confermate alcune richieste, gia' comprese nell'Instrumentum Laboris, emerse dal capillare processo di ascolto, che verranno ribadite durante il cammino sinodale, tra queste anche la possibilità di approvare i cosiddetti viri probati, uomini sposati di provata fede da ammettere all'ordinazione. 

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Di Amazzonia ha parlato ieri, a New York, al summit sul clima, anche il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. La crisi che consegue alla «rapida distruzione delle nostre foreste, specialmente quelle pluviali, non e' solo ambientale, ma anche sociale e soprattutto etica». Ha anche chiesto di promuovere azioni multilaterali «urgenti e durevoli». «Riconosciamo tutti quanto siano importanti le foreste per il mondo intero e anche per il futuro dell'umanita': sono la risorsa rinnovabile piu' affidabile al mondo e sono essenziali per lo sviluppo umano integrale». 

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Sara' davvero l'Amazzonia a salvarci? A questa domanda ha risposto padre Giuseppe Buffon in un libro intitolato "Perche' l'Amazzonia ci salvera" (Edizioni Terra Santa 2019, pagg. 112, 12 euro). Si tratta di una foresta che da sola combatte l'accumulo di CO2 nel mondo, con una riserva idrologica eccezionale, una biodiversita' unica che con il suo 30-50 per cento delle specie animali e vegetali del pianeta, rappresenta una delle maggiori riserve di flora e fauna.

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Un territorio ricco di culture ancestrali: 340 comunita' indigene con oltre 200 lingue aborigene, i cui membri «riconoscenti per la generosita' dell'acqua e della foresta, vigilano sui fiumi e si prodigano per la cura della terra. Si sentono custodi della foresta e delle sue risorse». 
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 Ma perche' ci salvera'? Scrive l'Autore: «La saggezza maturata dalle popolazioni amazzoniche puo' essere utile e forse indispensabile per rivedere il rapporto tra l'essere umano e la Madre Terra, il rapporto tra l'essere umano e il proprio fratello, e il rapporto dello stesso essere umano con se stesso. La spiritualita' di quella popolazione puo' condurci verso una nuova antropologia, una nuova politica, una nuova societa' e cultura, e una nuova teologia». 
 

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