- Chiusura al traffico , di sabato, dalle 13 alle 16.
- Sospensione dell'isola pedonale nel periodo natalizio.
- Sospensione anche in caso di pioggia.
- Orari di chiusura al traffico domenicale posticipati dalle 10 alle 18 (o invariati).
- Comunicazioni capillari al pubblico delle misure prese, con l'ausilio di mappe indicanti gli orari, le aree di accesso, i percorsi e i parcheggi dedicati.
- Utilizzo facilitato del parcheggio Multipiano e scale mobili funzionanti.
L'INQUINAMENTO
Proposte, queste, maturate dopo il clamoroso flop dell'isola pedonale di sabato scorso. «Sia ben chiaro - spiegano i commercianti -: noi condividiamo l'importanza di risolvere l'attuale situazione ambientale con conseguente riduzione dell'inquinamento, ma le misure adottate sono inappropriate (se non addirittura inadeguate)».
E riprendono: «L'isola pedonale, così come strutturata, costituisce una grave minaccia al commercio tipico e alle attività storiche del Centro. A maggior ragione, in un contesto socio-economico non favorevole per il commercio, la situazione diventa insostenibile».
Dai commercianti del Corso, dunque, parte un appello all’amministrazione affinchè dia ascolto alle loro esigenze.
E di condivisione parla anche Fabrizio Cristofari (Pd): «Mi stupisco che sulle problematiche ambientali sia stato convocato un Consiglio comunale ad hoc, e poi, quando si tratta di adottare misure antinquinamento, il sindaco non sente nessuno».
«Sia ben chiaro - prosegue il leader dell’opposizione - sono favorevole alle isole pedonali e alle misure antinquinamento indispensabili per tutelare la salute dei cittadini; ma queste, oltre che condivise, devono essere favorite da una serie di iniziative “parallele”. A cominciare da un ricco programma di spettacoli di strada o attrazioni (che rappresentino un incentivo per chi passeggia) per finire all’individuazione di aree ben definite ove poter trovare un parcheggio sicuro».
E l’allusione è anche al Multipiano (in abbandono) che collega viale Mazzini a via Ciamarra.
«Inoltre - prosegue Cristofari - va considerato il fatto che i commercianti non possono essere penalizzati da queste iniziative; dunque, se da un lato c’è un calo negli incassi, dall’altro l’amministrazione deve compensare tale svantaggio. In che modo? Abbassando, ad esempio, le tariffe comunali, a cominciare dalla Tari».
«Insomma - prosegue Cristofari - l’isola pedonale deve essere una occasione concreta per rilanciare davvero Frosinone Alta, altrimenti rischia (come è successo) di diventare un odioso provvedimento per l’intera città. Vedere il Corso deserto con una illuminazione precaria, e i commercianti furibondi, è stata una delle peggiori cartoline che la città poteva esprimere».
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