Per entrare i ladri avevano rotto una finestra. Sul posto è arrivata anche l’ambulanza perché i tre, durante la fuga precipitosa, sono anche caduti. «C’è chi con l’auto ha provato a sbarrare la strada alla terza persona che scappava in macchina – ha raccontato un inquilino del comprensorio – ma lui è salito sul marciapiede sfondando una ruota e, nonostante questo, si è immesso sulla 28 bis per poi scappare a piedi, pare con un cric in mano, dopo aver abbandonato il mezzo poco più avanti». Gli altri due, entrambi italiani, di 42 e 51 anni, sono stati fermati dai poliziotti. «Continuiamo sempre a stare sul chi va là – aggiunge un altro abitante di zona - Qualche giorno fa sono riusciti ad aprire un cancello elettronico e hanno portato via una Bmw, il 15 agosto sono entrati in tre appartamenti direttamente dalle scale».
Le 400 famiglie di Colline del Sole ora sono pronte anche a scendere in piazza per rivendicare i servizi che non hanno nonostante le continue promesse dell’amministrazione comunale. Perché quel quartiere di 1.800 persone, quando cala la sera, finisce inghiottito dal buio: il Comune di Guidonia non ha ancora provveduto ad attivare i lampioni, dopo che strade e servizi del maxi complesso residenziale, frutto di un piano integrato pubblico-privato, sono stati consegnati dalla ditta costruttrice al municipio. Il comitato dei residenti ha annunciato una manifestazione.
«Non avendo il Comune ottemperato agli impegni – dicono i residenti - scenderemo in piazza per rivendicare i nostri diritti. Il Comitato dei cittadini di Collina del Sole indice un’assemblea straordinaria per tutti gli abitanti del complesso il giorno sabato 28 settembre alle ore 17 (nei pressi della Madonnina).
All’ordine del giorno: manifestazione di protesta presso gli uffici comunali di piazza Matteotti che si terrà il 15 ottobre alle 9». Da affrontare anche il caso dei collegamenti pubblici praticamente inesistenti. Per usufruire di un bus del trasporto locale che porta verso il centro città bisogna telefonare almeno un’ora prima e prenotare la fermata. «Non si possono continuare a lasciare 1.800 persone allo sbaraglio», è l’appello.
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