Figli dipendenti dallo smartphone, i genitori chiedono aiuto alla Centro Exodus

Figli dipendenti dallo smartphone, i genitori chiedono aiuto alla Centro Exodus
di Elena Pittiglio
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Sabato 21 Settembre 2019, 14:47
Storie diverse, difficili che fanno comprendere cosa può provocare l'eccessivo uso di smartphone ad un adolescente. E' il caso di un 13enne, appassionato di tecnologia. La sua cameretta è più fornita di un negozio di video giochi. All'età di 7 anni gli è stata regalata la prima consolle e il primo smartphone. I genitori, spesso assenti per lavoro, controllano la loro ansia telefonando ogni tanto nel corso della giornata. Il ragazzo da qualche mese ha qualcosa che non va. E' nervoso. Così riferiscono i genitori al Centro di consulenza della Comunità a cui si sono rivolti per chiedere aiuto. Una notte continua il racconto - sua madre si alza e scopre il figlio intento a giocare online, con altre persone chissà in quale parte del mondo. E' totalmente preso dalla battaglia di Fortnite. La madre prova a fermarlo ma le grida si alzano in tutta la casa. Soltanto dopo un'ora i genitori riescono a farlo desistere. Da quella notte inizia un conflitto tra genitori e figlio in cui emerge che l'uso dello smartphone e dei giochi occupa tutta la giornata e anche la notte del giovane. Ma c'è dell'altro. Quando i genitori provano a staccare i fili della play station, il ragazzo si procura una mazza da baseball e distrugge la sua cameretta. Un episodio che ha convinto i genitori a rivolgersi al Centro di Exodus. Il ragazzo viene seguito da un equipée di giovani psicologi, pedagogista, educatori.
 
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