Con le dimissioni di Castellucci Atlantia volta pagina. "Transizione" con deleghe a un Comitato

Con le dimissioni di Castellucci Atlantia volta pagina. "Transizione" con deleghe a un Comitato
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Mercoledì 18 Settembre 2019, 06:15
(Teleborsa) - La decisione era nell'aria e le voci dell'uscita dal Gruppo Atlantia dell'Amministratore delegato si erano fatte sempre più insistenti. E così è stato. Si è chiusa pertanto l'era Castellucci in Atlantia, la holding della famiglia Benetton che controlla Autostrade per l'Italia (Aspi). Dopo 18 anni alla guida della società l'AD Giovanni Castellucci ha rassegnato le dimissioni al termine di un nuovo lungo Consiglio di Amministrazione terminato nella serata di ieri martedì 17 settembre. La situazione all'interno del Gruppo, nonostante precisazioni e smentite, si è decisamente "complicata dopo le misure cautelari a carico di alcuni dipendenti accusati di aver manipolato alcuni rapporti sullo stato di salute di diversi viadotti. Un nuovo filone dell'inchiesta della magistratura dopo quello sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018, costato la vita a 43 persone.

Nel periodo di transizione fino alla nomina di un nuovo AD, le deleghe esecutive verranno trasferite in via temporanea a un Comitato composto dai sei Consiglieri: Fabio Cerchiai, Carlo Bertazzo, Anna Chiara Invernizzi, Gioia Ghezzi e Carlo Malacarne. Il Cda ha inoltre nominato Giancarlo Guenzi, già chief Financial officer, Direttore generale della società. Inoltre, Tiziano Ceccarani assumerà la carica di chief financial officer e di dirigente "preposto alla redazione dei documenti contabili societari".

il titolo, reduce da una perdita in Borsa del 15% accumulato nelle ultime due sedute, nella giornata di attesa delle ultime decisioni del Cda ha cambiato rotta, chiudendo a +1,57% a 20,76 euro.

A preannunciare il cambiamento al vertice della holding che controlla Aspi era stato proprio il "patron" Luciano Benetton che poche ore prima dell'annuncio ufficiale aveva sottolineato il disagio per gli ultimi fatti emersi. "E' una settimana che siamo sotto choc - aveva dichiarato - e sicuramente ci sarà qualche cambiamento, lo aspettiamo dal Cda di oggi".

La formalizzazione della decisione è stata comunicata con una nota diffusa al termine di un Consiglio di amministrazioni fiume duranto oltre 5 ore. "In data odierna - si legge nel comunicato - l'ing. Castellucci, dopo aver riferito al consiglio delle iniziative intraprese dopo il Consiglio di amministrazione di venerdì 13 settembre 2019, ha comunicato la sua intenzione di dimettersi da Amministratore delegato e Direttore generale di Atlantia. Le dimissioni sono state accolte dal Cda, definendo una risoluzione consensuale con lo stesso"

L'accordo prevede una buonuscita per oltre 13 milioni di euro, ai quali saranno aggiunte le competenze di fine rapporto, a fronte della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. "La societa' - si legge nel comunicato - si riserva il diritto di non procedere, in tutto o in parte, al pagamento delle rate non corrisposte, nonchè il diritto di richiedere la restituzione in tutto o in parte delle rate corrisposte, qualora successivamente alla sottoscrizione dell'accordo dovessero emergere condotte dolose comprovate e accertate, attualmente non note, poste in essere a danno della società o del Gruppo". Castellucci si è inoltre impegnato a rassegnare le dimissioni da tutte le altre cariche ricoperte nelle societa controllate o partecipate di Atlantia. Per l'ex Ad è stata stabilita anche la totale copertura legale.

Giovanni Castellucci, che già aveva rinunciato alla guida della società autostrade per l'italia dopo il crollo del Ponte Morandi, dal 2001, quindi per 18 anni, è stato ai vertici delle aziende Aspi e Atlantia. Sotto la sua gestione, Aspi ha portato a compimento opere strategiche come la Variante di valico (il raddoppio del tratto appenninico dell'A1 tra Firenze e Bologna) considerata una delle piu' importanti infrastrutture realizzate in Europa negli ultimi 20 anni. Con Atlantia si stava occupando anche di operazioni complesse come l'ingresso dell'azienda nella nuova compagine azionaria dell'Alitalia (Newco) e l'integrazione con la spagnola Abertis, leader iberico del settore autostradale.

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