A Kentridge, Hatoum, Williams e Tsien, Mutter e Tamasaburo il Praemium Imperiale

L'artista William Kentridge
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Martedì 17 Settembre 2019, 20:55
Sono William Kentridge per la pittura, Mona Hatoum per la scultura, Tod Williams e Billie Tsien per l'architettura, la violinista Anne-Sophie Mutter per la musica, l'attore Bando Tamasaburo per lo spettacolo i vincitori 2019 del Praemium Imperiale per le arti, mentre la borsa di studio per giovani artisti è andata a Demos, programma di educazione musicale della Filarmonica di Parigi per bambini di aree rurali o periferiche.

L'annuncio oggi a Roma è stato fatto da Lamberto Dini, consigliere internazionale del Praemium, nato dal desiderio del principe Takamatsu (1905-1987) di promuovere la pace nel mondo attraverso le arti. La cerimonia di premiazione si terrà in forma solenne il 16 ottobre a Tokyo alla presenza del principe Hitachi, noto filantropo e zio dell'imperatore, con la consegna di 15 milioni di yen (oltre 120 mila euro) a ognuno dei vincitori.

William Kentridge, nato nel 1955 in Sudafrica, dove risiede, è artista visuale ben noto in Italia, dove è arrivato per la prima volta a Roma nel 1996 con un particolare Faust, spettacolo di pupazzi sulla fine dell'apartheid, e più recentemente ha realizzato i grandi graffiti effimeri lungo i muraglioni del Tevere e ha poi firmato la regia della Lulu all'Opera, dove nei giorni scorsi ha presentato la sua rivisitazione di un lavoro musicale di Calder. Lavora da anni sulle immagini e sul movimento, tra disegni animati e film di ombre, usando principalmente il carboncino e indagando la memoria in rapporto al tempo e alla mutabilità e instabilità delle cose, spesso aiutandosi con la suggestione della musica.

Mona Hatoum è di origine palestinese e nata in Libano nel 1952, ma si è formata in Gran Bretagna dove vive, lavorando a comunicare i sentimenti del mondo conturbante e minaccioso in cui viviamo. Assieme a grandi installazioni che giocano sulla sensazione dell'intrappolamento, le opere che indagano instabilità e insicurezza d'oggi (e del mondo delle sue origini in particolare) spesso rendono minacciosi oggetti familiari e quotidiani, per far venire a galla ansie e paure. Sue grandi mostre si sono tenute al Centre Pompidou come alla Tate Gallery.

Tod Williams, americano, classe 1943, e Billie Tsien, americana di origine cinese, sono una coppia di architetti nella vita e nel lavoro che operano cercando di realizzare edifici che abbiano a che fare con i loro ideali e un «tentativo di contribuire a un mondo migliore», finendo per scegliere principalmente committenze pubbliche in cui esaltare i dati di appartenenza (a un mondo, una realtà, una cultura) e creare qualcosa che susciti stupore in chi vi entra, ma anche doni serenità e appaia non spiazzante. Loro edifici sono ormai in tutto il mondo e restano fondamentali lavori come il Neurosciences Institute in California e The Barnes Foundation a Filadelfia, mentre ora stanno progettando l'Obama Presidential Center a Chicago.

Anne-Sophie Mutter, nata in Germania nel 1963, fu notata già tredicenne, quando von Karajan la chiamò per suonare con i Berliner e ne guidò per anni la crescita artistica, come poi accadde anche con André Previn. Oggi è considerata una delle violiniste più sensibili e raffinate, capace con la voce del suo Stradivari di dare profondità personale e nuova a ogni pezzo. Nel 1997 ha creato la Fondazione Mutter per scoprire e aiutare nuovi talenti, i migliori dei quali hanno dato vita nel 2011 all'ensemble Mutter's Virtuosi.

Bando Tamasaburo, nato a Tokyo nel 1950, allievo prediletto di attori mitici di Kabuki, è oggi considerato il più grande Onnagata, interprete specializzato nelle parti femminili, cui dà un'eleganza, una bellezza pare assolute ma unite sempre all'espressione profonda dello spirito dei personaggi. È ben noto anche in occidente per aver tra l'altro lavorato con Bejart, aver sedotto Andrzej Wajda che lo volle protagonista nel film e a teatro della sua Nastasja, aver ballato le suite per violoncello di Bach suonate da Yo Yo Ma.
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