Nelle ultime ore sono piovutereazioni di sdegno. La prima a parlare è l'assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali della Regione Lazio, Alessandra Troncarelli. "Non si possono offendere le donne in
questo modo né si può consentire che questo messaggio brutale resti affisso. La Regione Lazio ribadisce la contrarietà a ogni forma di violenza, verbale e non, di cui invece questo cartello è un emblema. Mi auguro che le autorità preposte intervengano per una tempestiva rimozione dell'avviso che offende l'intera comunità di Bagnaia e la città di Viterbo", afferma l'esponente della giunta Zingaretti che chiude ribadendo l'impegno della Regione Lazio per quella che definisce "una battaglia di civiltà contro ogni forma di violenza di genere". Parole di condanna anche dalla Pisana, per bocca della consigliera Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti. "Si tratta di una brutta vicenda che tuttavia palesa una realtà ben nota: sulle politiche contro la violenza di genere c'è ancora molto da fare. I commenti sessisti che in questi istanti stanno comparendo nei post sui social e sui siti di informazione nazionali e locali che rilanciano la notizia ne sono l'esempio", aggiunge Bonafoni.
«Questo cartello abusivo è comparso oggi a Bagnaia, frazione di Viterbo.
Si tratta di un atto ignobile. Occorre proseguire con forza il lavoro, soprattutto culturale, contro ogni forma di violenza, fisica e verbale, e contro ogni forma di discriminazione». Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul suo profilo twitter.
Questo cartello abusivo è comparso oggi a Bagnaia, frazione di Viterbo. Si tratta di un atto ignobile. Occorre proseguire con forza il lavoro, soprattutto culturale, contro ogni forma di violenza, fisica e verbale, e contro ogni forma di discriminazione. pic.twitter.com/XabDmtAdzt
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) September 16, 2019
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