Roma, cassonetti pieni, l’allarme dell’ordine dei medici: «La situazione peggiora»

Roma, cassonetti pieni, l’allarme dell’ordine dei medici: «La situazione peggiora»
di Mauro Evangelisti
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Domenica 15 Settembre 2019, 12:37

L’altra sera la sindaca Virginia Raggi e il ministro dell’Ambiente Sergio Costa si sono incontrati. Il tweet diffuso dal Campidoglio fa pensare che non si sia parlato dell’imminente crisi dei rifiuti a Roma, che il colloquio abbia riguardato cambiamento climatico e riduzione della plastica. Ma sembra improbabile che, dopo la richiesta di aiuto rilanciata la settimana scorsa su Facebook dalla sindaca Raggi, il tema dei rifiuti romani sia stato evitato. La Raggi nel post aveva denunciato il fatto che ancora non è operativa l’intesa con Abruzzo e Marche, mentre ha sottolineato che permangono difficoltà nel portare rifiuti in alcuni degli impianti delle altre province. Il ministro aveva replicato «sono pronto ad aiutare Roma», ma in un’intervista al Messaggero aveva anche confermato che nella Capitale servono impianti, a partire da un centro di stoccaggio che possa accogliere la spazzatura per almeno due o tre anni. Sulle strade, intanto, si cominciano a vedere di nuovo i cumuli di spazzatura. Nulla di paragonabile alle immagini di giugno e luglio, ma comunque il segnale che la situazione rischia di nuovo di sfuggire di mano. 

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Il presidente dell’Ordine dei Medici, Antonio Magi, intervistato dall’Adnkronos, ha avvertito: «I romani sono tornati dalle ferie, e la situazione rifiuti nella Capitale sta peggiorando. Un fenomeno che non stupisce, dopo l’avvertimento della stessa sindaca Virginia Raggi, e che l’Ordine dei medici di Roma sta monitorando attentamente. Finora non siamo ancora ai livelli di giugno e luglio, abbiamo ricevuto un paio di segnalazioni dai cittadini. E il problema al momento sembra riguardare in particolare l’accumulo dei cartoni. Vigileremo, e siamo pronti nel caso a chiedere un incontro alla sindaca». Lo sciopero degli operatori privati che raccolgono i rifiuti della differenziata nelle utenze non domestiche, previsto per venerdì, è stato rimandato, ma soprattutto in centro si nota come il servizio abbia gravi lacune, con cumuli di materiale che restano a lungo sui marciapiedi. Per quanto riguarda invece l’accordo con Abruzzo e Marche, che accoglieranno parte dei rifiuti romani, nei prossimi giorni le rispettive regioni dovrebbero inviare il via libera alla Regione Lazio che poi approverà, in giunta, il provvedimento per fare partire i camion.

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