La metà dei verbali è stata compilata dalla sola squadra del Gpit (Gruppo pronto intervento traffico) dedicata agli accertamenti. Una task-force fortemente voluta dal Disability manager capitolino, Andrea Venuto, che a fine 2018, con il delegato della sindaca Virginia Raggi per la sicurezza, Marco Cardilli, il comandante della Municipale, Antonio Di Maggio e il suo vice Carlo Buttarelli, ha predisposto il piano d’azione diviso per ripristinare la legalità.
La prima fase punta ad arrivare a una mappatura degli stalli e degli assegnatari. «Su dieci controlli - afferma Venuto - tre sono risultati irregolari. Come dimostrano anche i risultati della sperimentazione in atto della pistola laser in grado di verificare a distanza il microchip installato nel nuovo contrassegno azzurro europeo, dati monitorati dalla Mobilità: il 30 per cento dei contrassegni è usato al di fuori delle regole». Finora sono stati controllati tutti gli stalli in prossimità di tutti gli ospedali romani. E anche qui sono spuntati pass scaduti e intestati a defunti. Le verifiche hanno riguardato tutte le consolari e interi quadranti della città, dalla Garbatella a Prati, dall’Ostiense a San Giovanni. E proseguiranno fino a coprire ogni zona. Durante la mappatura vengono riportate anche le anomalie nella segnaletica verticale e orizzontale. «Se mancano il cartello verticale oppure le strisce gialle non sono disegnate, allora non si può nemmeno elevare una contravvenzione o effettuare una rimozione - aggiunge Venuto -. Il dato statistico del 30 per cento di irregolarità salirebbe se si potessero prendere in considerazione anche questi casi».
La seconda fase del piano entrerà nel vivo a breve e consisterà nell’accertare il perché di alcune anomalie. A iniziare da come mai i Municipi competenti o il dipartimento alla Mobilità non siano prontamente intervenuti nella rimozione degli stalli assegnati a persone decedute o nel ripristino della segnaletica. Questo soprattutto nel centro storico dove i parcheggi sono particolarmente ambiti soprattutto da chi vi lavora e altrimenti non potrebbe accedere alla Ztl. La terza e ultima fase, infine, vedrà impegnati i singoli Municipi e il Dipartimento (competente per gli stalli nelle aree tariffate), a razionalizzare i parcheggi gialli in base alle risultanze dei report e delle segnalazioni della Municipale. Il diktat è riportare ordine nella giungla dei posti invalidi, come già fatto, in scala minore, negli anni precedenti all’interno dell’area sosta riservata dello stadio Olimpico.
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