FAVORITA
Già, perché siamo solo all’inizio, la filosofia d’attacco non cambia, ma il risultato deve portare dritti al quarto posto stavolta: «Dobbiamo ragionare di partita in partita, non siamo bravi a fare proclami. Prima non ci ponevamo obiettivi, eppure abbiamo vinto trofei, perso alcune semifinali, poi abbiamo ottenuto due quinti posti. Non dobbiamo porci limiti, vogliamo continuare a crescere, guardiamo in là. Ora significa pensare solo alla Spal». Non c’è sfortuna che tenga, buona la terza. Tante traverse e un rigore hanno arrestato il cammino biancoceleste alla seconda giornata, Inzaghi vuole tornare subito a vincere a Ferrara. Adesso in molti danno la Lazio favorita per la Champions sulla carta, rispetto alle concorrenti si conosce meglio e deve sfruttare al massimo questa partenza. Perché più avanti potrebbero presentarsi gli ostacoli con una panchina più corta. Eppure a sentire Inzaghi, pronto già a fare nell’undici qualche modifica, a Formello c’è abbondanza. A dire il vero, le riserve non sembrano all’altezza della prima squadra, ma il mister fa bene a far sentire importante tutta la rosa: «In una società come la Lazio non si può parlare di turnover». Può essere così rispolverato il dinamico Patric sul centro-destra (favorito sul nuovo acquisto Vavro) in quest’occasione. Poco importa a Simone che fosse stato lui a causare il rigore su Cionek, è utile per spingere contro le piccole. La Spal si chiuderà, cercando di sfruttare poi le ripartenze. Acerbi e Radu in difesa avranno marcature più rigide.
FORMAZIONE
Gli impegni nazionali spingono Inzaghi a fare anche altre valutazioni. C’è qualche dubbio su Milinkovic (lo insidia Parolo), ma in Serbia si è galvanizzato con due assist. A centrocampo ci saranno senz’altro l’ex Lazzari, Leiva, Luis Alberto e Lulic. Immobile può riformare il tandem con Caicedo. Correa è tornato dall’Argentina molto tardi. A Ferrara, oggi pomeriggio ci saranno 1500 tifosi a sostenerla. Insieme va riscritta la storia.
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