Coldiretti ricorda l'importanza del settore in occasione del premio IG Nobel 2019 per la Medicina all'Italia per "aver fornito l'evidenza che la pizza può proteggere da malattie e morte, purché fatta e mangiata in Italia" secondo la motivazione del premio che la rivista Annals of Improbable Research e l'Università di Harvard dedicano alle ricerche che fanno "ridere ma anche riflettere".
Buona e di gran valore, dunque, se, come ricorda Coldiretti, sono almeno 100mila i lavoratori fissi nel settore della pizza, ai quali se ne aggiungono altri 50mila nel fine settimana.
"Ogni giorno in Italia – ricorda la Coldiretti – si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l'asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l'anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro".
Non tutto però è made in Italy. "Dalla mozzarella lituana al concentrato di pomodoro cinese, l'olio tunisino e il grano ucraino purtroppo quasi due pizze su tre servite in Italia sono ottenute da un mix di ingredienti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori", conclude Coldiretti che ricorda anche le sempre più numerose iniziative per garantire l'originalità italiana degli ingredienti al 100%.
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