Suicidio assistito, Pd spinge la legge in Parlamento. M5S: avanti, aspettiamo Consulta

Pd spinge legge suicidio assistito in Parlamento. M5S: avanti, aspettiamo consulta
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Giovedì 12 Settembre 2019, 20:07 - Ultimo aggiornamento: 21:14

A 12 giorni dal termine dato dalla Corte costituzionale al Parlamento per legiferare sull'aiuto al suicidio, la nuova maggioranza Pd-M5S tenta di riprendere in mano il dossier, dopo che quella precedente si era bloccata per le divisioni tra Lega e M5S; e dopo che anche il presidente della Cei, cardinal Bassetti, mercoledì ha esortato il Parlamento a legiferare. Il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, ha infatti assicurato l'impegno a sbloccare la situazione, su cui è d'accordo M5s che invita ad attendere la Consulta. «Sono totalmente impegnato, personalmente e come capogruppo del Pd - ha detto all'Ansa Delrio - perchè il Parlamento sia centrale e legiferi, senza lasciare alla Corte le decisioni» sull'aiuto al suicidio. «Ora che la crisi di governo si è risolta - ha aggiunto - il Parlamento può tornare a dimostrare di essere centrale e di essere a servizio del Paese». Il 23 ottobre dell'anno scorso la Consulta aveva sospeso il proprio giudizio di costituzionalità sull'articolo del codice penale (il 580) che punisce allo stesso modo sia l'istigazione al suicidio che l'aiuto al suicidio; questione sollevata dalla Corte di appello di Milano in relazione al processo a Marco Cappato per il suo aiuto al Dj Fabo a suicidarsi in Svizzera.

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La Consulta ha dato tempo alle Camere fino al 24 settembre per legiferare, indicando alcuni paletti di cui tener conto, come la differenziazione delle situazioni di chi chiede il suicidio. Alla Camera sono stati depositati diverse proposte di legge, compresa una dei radicali con l'eutanasia, ma le Commissioni Giustizia e Affari sociali, dopo una lunga serie di audizioni si sono bloccate, a causa del diverso approccio di M5s e Lega, senza riuscire a redigere almeno un testo base. M5s è orientato verso una depenalizzazioni dell'aiuto al suicidio (ma c'è anche chi propone l'eutanasia vera e propria), mentre la Lega chiede all'opposto addirittura di modificare restrittivamente la legge del 2017 sul biotestamento. Il Pd finora è stato a guardare Lega e M5s, ma ora è lui in maggioranza. Di qui l'impegno assunto da Delrio, con i Dem sino ad oggi su una posizione vicina a quella dei nuovi alleati: si alla depenalizzazione dell'aiuto al suicidio ma solo in certe circostanze, per evitare pressioni indebite su malati e persone anziane.

I parlamentari di M5s che hanno seguito il dossier hanno ricordato di aver «cercato la più ampia convergenza fra tutte le forze politiche, fuori dalle appartenenze e quindi senza seguire logiche di maggioranza», e hanno ribadito la volontà di andare avanti«: dopo che la Consulta si sarà espressa senza ulteriori rinvii, il Parlamento potrà e dovrà riprendere l'iniziativa». Oggi l'Associazione Coscioni, con Filomena Gallo e Marco Cappato hanno rilanciato la loro battaglio per l'eutanasia vera e propria, con una critica all'altolà di Bassetti alla Consulta. Il timore dell'Associazione è che se non si pronuncia la Corte, neanche il Parlamento sarà in grado di sbloccarsi.
 

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